E’ una intervista one to one incentrata sul cinema ma il Napoli è sempre nei pensieri di Aurelio De Laurentiis. Anche quando l’argomento agli Stati Generali della Cultura, in corso al teatro Bellini e promosso dal Sole 24 Ore, è l’audiovisivo. Eh si, perché proprio grazie al successo nel cinema Adl ha maturato tante vittorie anche nel calcio.
"Quando uno realizza dei prodotti dell'ingegno, beni immateriali non tangibili attraverso un processo industriale, secondo me quella è la più grossa scuola del mondo". "Puoi fare qualunque altra attività - ha aggiunto - perché vedrai sempre il particolare nel totale, non lascerai nulla al caso. Come dice il buon Conte 'amma faticá', perché le cose non te le regala nessuno, però bisogna conoscere il mercato".
E quando gli chiedono cosa abbiano significato quei due scudetti e se hanno un valore maggiore rispetto ai riconoscimenti nel cinema, De Laurentiis non ha dubbi. "Gli scudetti del Napoli sono un bagno di mutuo regalo con un popolo. Quando abbiamo fatto la sfilata sul lungomare, la Rai Italia e Rai hanno fatto 70 milioni di spettatori. Non ci sarà mai un film che in un’ora e mezza fa 70 milioni di spettatori".