Napoli

Napoli punta sempre più sulla cultura come motore di sviluppo e inclusione. Questa mattina è stata ufficialmente siglata una convenzione tra il Comune di Napoli e la Banca di Credito Cooperativo di Napoli per sostenere il progetto “Napoli Città della Musica”. L’obiettivo è chiaro: favorire la crescita di artisti, tecnici, operatori culturali e piccole imprese locali attraverso finanziamenti agevolati.

Chi può accedere ai finanziamenti

Il nuovo canale finanziario sarà riservato a: musicisti e artisti indipendenti; tecnici del suono e operatori audiovisivi; piccole realtà imprenditoriali del settore culturale; operatori culturali con sede a Napoli o interessati a lavorare in città.

Anche chi viene da fuori e desidera avviare un'attività culturale a Napoli potrà beneficiare del sostegno economico.

Importi, tempi e modalità

Secondo quanto dichiarato da Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco per l’audiovisivo, i finanziamenti andranno da 10.000 a 50.000 euro e avranno una durata di 12 mesi. I tempi di erogazione saranno rapidi: massimo 30 giorni dalla presentazione della domanda.

Il processo sarà semplice:

L’operatore culturale presenta domanda al Comune. Il Comune valuta e approva la richiesta, successivamente la pratica viene trasmessa alla BCC di Napoli per l'erogazione.

Amedeo Manzo: “Un sostegno concreto alla creatività napoletana”

Amedeo Manzo, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli, ha sottolineato l’importanza dell’accordo:

“Attraverso la creazione di un canale preferenziale, vogliamo sostenere concretamente chi promuove cultura e creatività nel nostro territorio”.

La convenzione rappresenta un passo importante per dare continuità al progetto “Napoli Città della Musica”, rilanciando il ruolo della città come centro creativo e produttivo nel panorama culturale italiano.

Napoli scommette sul talento locale e sul potenziale della cultura. Grazie a questo nuovo strumento finanziario, “Napoli Città della Musica” si consolida come piattaforma concreta per la crescita di un settore che rappresenta non solo un’identità, ma anche un’opportunità economica e occupazionale.