Dire che sia presto per abbozzare pronostici sul prossimo campionato è un'affermazione più che banale. Gli interminabili play off sono finiti appena da una settimana e le società, tra iscrizioni, fideiussioni e pagamenti irpef e iva, hanno avuto ben altro a cui pensare in quest'ultimo periodo.
Ma, in fondo, un'idea di base c'è anche in relazione a quello che trapela dalle sedi. E allora, per chi vuole ancora tentare il difficile salto di categoria, occhio a Catania, Crotone, Cerignola, Potenza e alla retrocessa (per ora solo una...) Cosenza. Poi volete che non ci siano sorprese? Prendete il Casarano, neo promosso, che ha scelto il ritiro precampionato a Cascia, ha già fatto un colpo mercato con Chiricò, ha quasi preso Maiello dal Bari e ora ci prova con Millico.
Il Catania ha bisogno di sfoltire l'organico, Crotone tante riconferme
Il Catania sta affinando le strategie: “Dopo l'addio di Faggiano – riporta La Sicilia - toccherà a Ivano Pastore ereditare una situazione non certo agevole: mercato in uscita con una ventina di calciatori da piazzare, quello in entrata con i sei o sette rinforzi che servono per potenziare la base che il tecnico Toscano ha già indicato, grosso modo, per ricominciare il percorso fin dal ritiro di Norcia”.
A Crotone hanno confermato Emilio Longo, ma salutato il diesse Antonio Amodio. Eppure si parla già di tante riconferme e di un desiderio di mercato: Marco Rosafio, esterno d'attacco del Potenza in scadenza di contratto.
Cerignola, le ambizioni non diminuiranno
Il Cerignola si scopre ancora ambizioso, nonostante gli addii per “fine prestito” di Ashik, D'Andrea, Mc Jannet, Santarcangelo, Volpe (che dovrebbe tornare al Catanzaro). Con la riconferma del diesse Di Toro e quella sempre più probabile di mister Raffaele, potrebbero rimanere in tanti di quelli del “secondo posto”. Magari con qualche sacrificio come potrebbe esserlo la cessione di Capomaggio.
Il Potenza riparte da De Giorgio e da Caturano, due pilastri della sua rinascita. Ma la squadra è ancora da rifinire.
Cosenza, ancora tutto in mano a Guarascio
Uno sguardo interessato al Cosenza, appena retrocesso dalla B. Il presidente Guarascio non molla, anche se ha tutti contro, a partire dal Comune che vuole i fitti non pagati del San Vito-Marulla. Il Cosenza ha in organico un direttore sportivo, Delvecchio, un allenatore, Alvini, e ben 24 calciatori di proprietà (incluso Martino, colpito da una lunga squalifica). Serve una rifondazione, non certo semplice.