Avellino

Il 19 giugno 2005 l'Avellino superò il Napoli nella finale playoff per la Serie B. Risultato di 0-0 al "San Paolo", di 2-1 per i lupi al "Partenio" con le reti di Raffaele Biancolino, di Vincenzo Moretti su calcio di rigore e di Roberto "El Pampa" Sosa. Venti anni dopo ecco il ricordo di Luigi Pavarese, doppio ex e in quella stagione direttore sportivo dell'Avellino. "Vuoi per forza che apra il cassetto dei ricordi. Sono passati 20 anni, siamo cresciuti un po' tutti, ma per i tifosi dell'Avellino c'è la consapevolezza di avere una società forte, che nell'ultima stagione ha fatto rivivere emozioni importanti garantendo la possibilità di rivivere quei ricordi, di una stagione sotto la proprietà della famiglia Pugliese che portò al ritorno in Serie B in un cammino esaltante culminato con la promozione nella finale playoff contro il primo Napoli di Aurelio De Laurentiis con la guida di Pierpaolo Marino": ha spiegato il dirigente avellinese.

"Un anno splendido per entrambi i club"

A 20 anni di distanza l'Avellino ha conquistato la settima promozione in Serie B e il Napoli ha centrato il secondo Scudetto in tre stagioni. Ecco la felicità da doppio ex per Pavarese, dirigente azzurro nell'era Ferlaino: "Nelle scorse settimane è arrivato il quarto Scudetto del Napoli. Ho avuto il privilegio di vincerne due da dirigente (1987 e 1990, ndr). Non ho mai fatto mistero di essere, non tifoso, ma un ultrà del Napoli: quindi ne ho vinti due da dirigente e due da tifoso. Sono avellinese e mi ha fatto tantissimo piacere che l'Avellino sia ritornato nel calcio che conta con la prospettiva di poter arrivare nel minor tempo possibile nella massima serie. L'Avellino ha una società molto forte, determinata, che ha investito tanto in questi anni e lo farà ancora. Sono fortemente indirizzati nel realizzare un sogno da regalare a tutta la tifoseria".

"Occhio anche al settore giovanile"

Il ricordo anche di chi non c'è più come Domenico Cecere: "Fu protagonista in quella stagione e nell'Avellino di oggi ci sono Raffaele Biancolino, Vincenzo Riccio e Pasquale Visconti. Hanno fatto sì che seguissi con maggiore coinvolgimento il campionato dell'Avellino. C'è la consapevolezza di avere una società forte e questo è importante per la programmazione. Le basi sono state già gettate per un futuro anche per il settore giovanile e sotto questo punto di vista credo che debbano prendere esempio e seguire la linea tracciata a Benevento da Vigorito".