Benevento

Rifiuta ogni aiuto, è stato il refrain più ascoltato. Adesso non ne ha più bisogno.

Intorno alle 13 lungo il centralissimo viale Mellusi, a pochi metri da un bar molto accorsato. Un telo termico di colore giallo riflette i raggi del sole ed è appoggiato su un corpo senza vita. Non lo copre del tutto, da un lato spunta una scarpa da ginnastica. E' di un 49enne di Benevento, stroncato da un improvviso malore.

E' quasi ai piedi di due gradini che conducono ad un piccolo spazio verde chiuso da un cancello, è di lato ad una cabina elettrica. E' una donna a dare l'allarme quando vede quell'uomo che caracolla sì con la sua andatura, ma sta evidentemente male. All'improvviso si accascia sul marciapiede, il suo cuore cessa di battere.

L'unita rianimativa della Croce rossa prova a socorrerlo, ma non c'è nulla da fare. Ecco i carabinieri della Stazione, avviano le indagini e contattano i familiari. Qualche curioso si ferma a guardare, la scena è pietosa. L'ultimo atto di un uomo di cui ci siamo più volte occupati in assoluta solitudine, segnalando la sua presenza – non l'unica- in più parti della città. Prevalentemente in via Napoli, riverso a terra, sotto il porticato di un palazzo o davanti all'ingresso di un supermercato. Un uomo con problemi di alcolismo, racconta chi lo conosceva.

Un problema in meno, si lascia scappare un signore. Sicuri che sia lui il problema, ora azzerato, e non la nostra indifferenza, il nostro fastidio e l'assenza di ogni considerazione sul rispetto della dignità umana?