Napoli

Durante gli Stati Generali della Prevenzione a Napoli, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha lanciato un duro attacco sul tema della sanità pubblica e dei fondi sanitari nazionali. In un intervento acceso, ha denunciato la sottrazione sistematica di risorse alla Campania, definendola una vera e propria “violazione della Costituzione”, che sancisce il diritto alla salute per tutti i cittadini italiani.

Fondi sanitari: “Campania penalizzata rispetto alla media nazionale”

Secondo De Luca, da oltre dieci anni la Campania riceve meno fondi sanitari rispetto ad altre regioni italiane. “Ci hanno derubati di 280 milioni di euro all’anno, e ancora oggi il disavanzo rispetto alla media nazionale è di 200 milioni l’anno”, ha dichiarato. Questa situazione - ha aggiunto - rappresenta un evidente squilibrio nella ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale, con gravi ripercussioni sulla qualità e l'efficienza dei servizi sanitari offerti ai cittadini campani.

Sanità in Campania: nuovi ospedali nonostante tutto

Nonostante la carenza di risorse, De Luca ha sottolineato come la Regione Campania stia portando avanti un ambizioso piano di investimento nella sanità pubblica, con la costruzione di più nuovi ospedali rispetto al resto d’Italia. “Stiamo facendo più noi, con meno fondi, di quello che fanno le altre regioni con più risorse”, ha evidenziato nel corso della sua consueta diretta social del venerdì.

Mattarella presente all’evento

Il governatore campano ha anche fatto riferimento alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha presenziato agli Stati Generali per circa un’ora. “Gli ho ricordato che per dieci anni si è violata la Costituzione. Lo dovevo dire, perché è una verità che non può essere taciuta”, ha ribadito De Luca.

Un problema nazionale che merita attenzione

Il caso sollevato da De Luca riporta al centro del dibattito nazionale la questione della distribuzione equa delle risorse sanitarie tra le regioni italiane, un tema che diventa ancora più urgente alla luce delle sfide post-pandemia e dei nuovi standard di assistenza richiesti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.