Salerno

“Facciamo la differenza”. La Salernitana chiama a raccolta i tifosi all’Arechi. La risposta è importante: il sold-out registrato con il Frosinone appena un mese fa è solo un ricordo. Eppure si sfonderà il muro delle 20mila unità. A frenare la corsa al biglietto anche la profonda spaccatura nel mondo del tifo granata. All’urlo di “Salerno non si piega”, parte degli ultras hanno ribadito la loro posizione di diserzione, nonostante il momento sportivamente delicato. Il rischio della serie C non farà cambiare loro idea. Nelle ultime ore, sono emersi nuovi striscioni dai toni durissimi contro la Figc, il presidente Gabriele Gravina, e le istituzioni del calcio. “Campionato deciso a tavolino”, “farsa”, alcune delle parole citate nei messaggi esposti nei punti nevralgici della città.

Rabbia e delusione che resta fortissima, per quella che appare come un sopruso per buona parte degli sportivi non solo salernitani ma nazionali.  Motivo di malcontento che sta spingendo la Questura di Salerno a monitorare con grande attenzione le ore antecedenti al fischio d’inizio dell’Arechi e a rafforzare le misure per il piano di ordine pubblico: saranno impiegati oltre 200 agenti per stroncare sul nascere eventuali episodi di violenza. Anche la Sampdoria, preoccupata sotto questo aspetto, ha deciso di ricorrere a delle misure di prevenzione: il club doriano ha ingaggiato risorse private per provare a tenere la squadra isolata da un ambiente che si preannuncia infuocato.