"Non interessa parlare con chi non ha rispetto di tutta la tifoseria, prendendola in giro in più di un’occasione sia nelle parole sia nei fatti. A noi interessa la restituzione della dignità". È il messaggio rimarcato in una durissima nota dai rappresentanti del club Mai Sola Salernitana 1919, presieduto da Antonio Carmando. "Una società incapace ed arrogante ha, da due anni a questa parte, raggiunto “brillanti” risultati come due retrocessioni, una spaccatura della tifoseria, depauperato quel poco che si era creato negli anni precedenti ed offeso professionisti incolpandoli del fatto che gridavano che il re era nudo. A conclusione di questi due anni, invece di essere presente fino alla fine e di metterci la faccia, (come suo solito) il sig. Iervolino ha inviato il suo fidato a ripromettere cose non ben definite. Come avremmo potuto avere direttori sportivi, allenatori e calciatori-uomini di un certo livello se questa è la parte apicale?".
"Facile ora usare il paravento degli oggetti in campo, dell’arbitro, dei mercenari, più difficile ammettere che la causa di una situazione insostenibile è da trovarsi in chi, con giacca e cravatta (e foulard), ha violentato la pazienza, la dignità e la passione di un intero popolo. Pertanto, si ammetta di non essere in grado di fare calcio (soprattutto in una piazza esigente come Salerno), riprendendo l’autostrada Salerno-Caserta, o si consenta a reali professionisti (non scommesse rifiutate da altre squadre) di poter lavorare con la giusta forza economica e massima libertà, senza intromissioni da parte di “amministratori di condominio” che stanno nel calcio come la panna nella carbonara, e di cui ci attendiamo una presa d’atto del fallimento del proprio operato dal punto di vista gestionale ed economico", concludono i rappresentanti del club Mai Sola.