Avellino

C'è solo da essere sorpresi e sconcertati dalla confusione che si registra dal punto di vista politico al comune di Avellino dopo l'appello della sindaca Nargi per un governo di salute pubblica (senza chiarire, però, se ci sia o meno poi una scadenza di questa fase di emergenza).

Antonio Gengaro è sempre più solo a difendere la linea di coerenza del Pd e del campo largo. Dopo l'ultimo blitz della Finanza sui condoni edilizi falsi, scandalo che travolge il settore dell'urbanistica il suo post è stato davvero eloquente: “Noi dovremmo soccorrere una amministrazione che sul piano della legalità e della trasparenza non si fa mancare niente? Giammai!”. Eh ma caro Gengaro, i tuoi compagni (?) di viaggio hanno già scelto un'altra strada.

La singolare tesi di Iacovacci (Ugl/Pd): pensiamo ai problemi... 

Dalle parole del consigliere comunale del Pd Ettore Iacovacci, che ricordiamolo è legittimamente anche segretario metalmeccanici Ugl (sindacato che ha esultato per il fallimento del referendum e che sostiene le politiche sul lavoro della Meloni in netto contrasto con Pd e Cgil), apprendiamo che lui non ha compreso perché sia giusto far cadere la Nargi ora e non a febbraio prossimo “Tanto si voterà sempre a giugno del 2026”, sono parole sue.

Come dire: ma perché dobbiamo andare a casa oggi? Fateci stare ancora qui per un pò per risolvere (?) i problemi di questa città.

Non sappiamo se queste sue previsioni siano più o meno fondate (c'è da capire poi chi gli garantisce che a febbraio prossimo Nargi non avrà ricostruito i rapporti con Festa).

Ma qual è la linea del Pd? Bah...

Ma si resta francamente almeno sorpresi di una linea del Pd che appare del tutto confusa e ondivaga. Gli elettori che hanno scelto il Pd lo hanno fatto in maniera convinta votando contro il sistema amministrativo portato avanti negli ultimi anni al comune dalla coppia Festa-Nargi.
Fare oggi un patto con Nargi e persino con Forza Italia per “il bene della città” manderebbe all'aria, per giunta, il campo largo in vista delle regionali e tradirebbe il mandato che gli elettori hanno dato ai consiglieri comunali dem.

Il commissario? Non sarebbe un dramma, magari venisse Cannizzaro...

Molti esperti hanno chiarito che con l'arrivo del commissario (l'ideale sarebbe un funzionario come il prefetto Raffaele Cannizzaro che ha brillantemente guidato un comune difficile come Castellammare di Stabia) non andrebbe perso nessun finanziamento e che anzi l'ordinaria gestione dell'ente sarebbe garantita a differenza di quanto sta accadendo ora con la magistratura che ha messo le mani anche sulla gestione del settore urbanistico, dove si segnalano dalle prime indagini abusi e irregolarità gravi.

C'è da sperare che la prefetto Rossana Riflesso mantenga acceso il faro – che ha già attivato - sulla caotica situazione di Piazza del Popolo e che quanto prima intervenga nell'interesse dei cittadini.