È stato conferito a Nicolino Valerio Dorrello, medico originario di Caivano e oggi professore associato alla Columbia University di New York, il prestigioso Premio Caivano 2025. La cerimonia si è svolta ieri sera durante una serata di gala organizzata dall’Associazione Sveglia Caivano, con il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli e del Consorzio Industriale ASI Caivano.
Dorrello: “Caivano è parte di me, non ho mai perso il mio accento italiano”
Dorrello, oggi direttore medico della Terapia Intensiva Pediatrica all'Harlem Hospital Center, ha ricevuto il premio dalle mani di Nino Navas, presidente dell’iniziativa. Emozionato, ha ricordato le sue radici familiari e culturali:
“Porto dentro i valori sani della famiglia, della cultura, dell’educazione e della comunità. E con orgoglio, il mio accento italiano che non ho mai perso.”
Il riconoscimento è stato dedicato ai suoi genitori, definiti “radici forti” che lo hanno sostenuto nel suo percorso accademico e umano:
“Lo dedico a loro, che non ci sono più, ma che continuo ad alimentare dentro di me.”
Un esempio per i giovani: "Anche da Caivano si può arrivare ovunque"
Durante l’intervento, il professore ha rivolto un messaggio potente ai giovani del territorio:
“Anche da una piccola realtà come Caivano si può costruire qualcosa di grande. Non importa dove ci si trovi: ciò che conta è realizzarsi e trovare un equilibrio personale e professionale, ovunque nel mondo.”
Dorrello ha anche sottolineato l’importanza di credere in se stessi e nel proprio potenziale: partire da una provincia non è un limite, ma può diventare una marcia in più.
Impegno civico e legame con il territorio
Il medico ha ringraziato pubblicamente l’Associazione Sveglia Caivano e il Comune, che lavorano per valorizzare le eccellenze locali, spesso in contesti difficili. La serata ha visto la partecipazione di numerosi amici di famiglia, a testimonianza di un legame mai interrotto con la sua terra d’origine.
“Torno ogni anno a Caivano. E, pur vivendo a New York, non escludo un giorno di tornare definitivamente in Italia.”