Dopo aver ferito mortalmente uno dei ladri che si era introdotto nella sua villa, ha utilizzato una tinozza per trasportare il cadavere che è stato poi sotterrato a pochi chilometri dalla sua abitazione. È uno degli aspetti che emerge dalle indagini sulla sparatoria finita nel sangue domenica sera in una villetta di Centola, nel Cilento. Durante un tentativo di furto, il proprietario ha ucciso il 26enne Rivaldo Rusi, ferendo gravemente il complice 28enne.
L'imprenditore, accompagnato dall'avvocato Antonello Natale, mercoledì si è recato in Procura a Vallo della Lucania ed ha confessato. Ora sono in corso accertamenti per ricostruire la dinamica del conflitto. Nel frattempo il 60enne è indagato per omicidio, lesioni gravissime e occultamento di cadavere.
Il legale ad Ottochannel: "Devastato dal dolore"
"Le indagini sono in corso, il mio assistito ha chiarito tutti gli aspetti, anche i dettagli. È stato ascoltato per oltre 5 ore", ha spiegato telefonicamente ad Ottochannel l'avvocato Antonello Natale. "Allo stato è una persona devastata perché, indipendentemente dal capo d'imputazione provvisorio che ci sarà o dallo sviluppo delle indagini, è stato coinvolto in una sparatoria ed è distrutto dal fatto che ci sono delle persone che sono rimaste ferite e, purtroppo, una persona non c'è più. Questa cosa lo tormenta, lo avvolge nel dolore, nel rispetto di queste persone. Questa è la cosa più grave che lui sta subendo. Perché il processo si farà e avrà le sue evoluzioni all'interno delle aule della giustizia. Ma in questo momento mi preme evidenziare l'aspetto morale di questa persona, sconvolta per questo avvenimento".