Avellino

Più che una denuncia sulla crisi che vive la città sul piano politico e amministrativo sembra una provocazione rispetto al fallimento dei partiti e di una classe dirigente non all'altezza delle sfide della città di Avellino. Fatto sta che il professore universitario Toni Iermano, un passato da assessore alla cultura, durante un confronto alla biblioteca provinciale di Avellino ha chiesto esplicitamente di “creare una sorta di rinnovato Ente Comunale di Assistenza (l'antica, provvidenziale ECA) per permettere agli amministratori pubblici di lasciare serenamente i propri incarichi tanto riusciremo ad assicurargli comunque una indennità. In questo modo non avremo più tanti disoccupati o dilettanti nel governo della cosa pubblica”.

L'analisi spietata di Iermano alla biblioteca provinciale

Una analisi severa sulla vicenda politica cittadina nel corso del confronto sul tema: “Dialoghi interrotti”, moderato dal direttore di OttoChannel tv e Ottopagine.it Pierluigi Melillo, con l'intervento dell'artista Gennaro Vallifuoco, della professoressa Antonella Prudente e dello scrittore Franco Festa.

Nel corso del dibattito è stato evidenziato come la città di Avellino sia passata dal 57mila abitanti del 2007 agli attuali 51mila perdendo anche il suo ruolo guida perché “il centro dello sviluppo si è spostato nell'Arianese”, ha ricordato Iermano.

Per Gennaro Vallifuoco “la cultura continua a essere un'occasione mancata. Si sono spesi tanti soldi per i murales di Jorit, mentre si potevano valorizzare i tanti giovani locali senza sprecare tutti questi soldi che sono serviti solo per un'operazione di facciata che è durata pochi giorni senza alcuna risonanza nazionale”.

La professoressa Antonella Prudente ha richiamato la politica a svolgere un ruolo in difesa delle aree interne che perdono le scuole senza alcuna reazione da parte dell'attuale classe dirigente.

Per lo scrittore Franco Festa è paradossale che ad Avellino “sia stato cancellato l'assessore alla cultura per sostituirlo con l'assessore agli eventi. Ed ora in questa crisi c'è chi non vede l'ora di partecipare al banchetto” per la spartizione dei nuovi assessorati.