Napoli si conferma hub dell’innovazione tecnologica con l’inaugurazione di Megaride, un supercalcolatore ad alte prestazioni dedicato alla ricerca e alla cybersicurezza. Presentato oggi al polo di Ingegneria della Federico II a San Giovanni a Teduccio, il sistema – finanziato con 50 milioni di euro dal PNRR – è frutto della collaborazione tra Agenzia nazionale per la Cybersicurezza (ACN), Mur, Cineca e Consiglio Nazionale delle Ricerche. Con 28mila CPU e 340 GPU, sarà interconnesso a Leonardo, tra i 10 supercomputer più potenti al mondo, per sviluppare soluzioni avanzate di intelligenza artificiale e difesa digitale.
La ministra dell'Università Bernini: "Napoli numero uno"
All’evento hanno partecipato la ministra dell’Università Anna Maria Bernini, il DG della Commissione UE Roberto Viola e il sindaco Gaetano Manfredi. Bernini ha definito Napoli "numero uno" per infrastrutture e ruolo mediterraneo, evidenziando come Megaride possa essere un ponte con l’Africa nel quadro del Piano Mattei: "Lavoreremo non per l’Africa ma con l’Africa".
Il supercalcolatore, ospitato nel data center Cineca, ottimizzerà l’elaborazione di dati per progetti di machine learning e sicurezza informatica. Una parte delle risorse sosterrà HyperSoc, il sistema dell’ACN che monitora minacce cyber per enti pubblici e privati. "Una tappa fondamentale per l’autonomia strategica italiana", che sottolinea l’obiettivo di rafforzare la sovranità tecnologica europea.
Caratterizzato da una elevata efficienza energetica e da un sistema Hpc alimentato da 28mila processori (Central Processing Unit, Cpu) e 340 acceleratori (Graphics Processing Unit, Gpu), Megaride sarà interconnesso e opererà congiuntamente con Leonardo - uno dei dieci supercalcolatori più potenti al mondo -, garantendo prestazioni ottimizzate per lo sviluppo di strumenti di intelligenza artificiale e machine learning. Tra questi, di particolare rilevanza per le finalità del progetto sono i metodi avanzati per la salvaguardia della cybersicurezza nazionale ed europea. Proprio il supporto alle esigenze della cybersicurezza rappresenterà una delle principali finalità del data center, in cui parte delle risorse Hpc costituiranno il nucleo tecnologico di riferimento per HyperSoc, l'attuale sistema, sviluppato da Acn, a supporto dei Security Operations Center nella gestione e nel monitoraggio delle minacce nazionali, ad oggi in funzione su diverse realtà del settore pubblico e privato. In ambito cybersecurity, il supercalcolatore sarà dedicato anche alla ricerca applicata, l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore per supportare le capacità industriali nazionali volte a sostenere autonomia strategica nazionale ed europea.
Il nome "Megaride" omaggia l’isolotto di Castel dell’Ovo, simbolo di Napoli come crocevia di conoscenza. "Qui prospererà uno dei computer più innovativi al mondo", ha aggiunto Bernini, citando il connubio tra tradizione e futuro.
Con Megaride, Napoli consolida la sua reputazione nel supercalcolo, ma la sfida ora è tradurre questa potenza di calcolo in soluzioni concrete: dalla difesa da attacchi hacker alla competitività industriale. Intanto, la ministra lancia un messaggio chiaro: "Alla criminalità organizzata fa più paura un professore di un giudice". E in questa periferia orientale della città, dove l’università ha ridato vita a un’area complessa, la ricerca potrebbe essere la vera leva di riscatto.