Si è svolta oggi a Calitri presso la sede della Comunità Alta Irpinia, un’assemblea sindacale con circa 120 lavoratori per fare il punto su diversi temi che riguardano la sfera contrattuale ed etica-morale.
Il live motive dell’assemblea, molto partecipata ma composta, è stato l’organizzazione del lavoro su un tema molto sensibile e pericoloso quale è il servizio anti incendio boschivo, affidato all’ente delegato dalla Protezione Civile.
La nota di Luigi Pagano, Carlo Ceccarelli e Antonio De Lillo rispettivamente Fai-Cisl-Fflai-Cgil e Uila-Uil.
"Purtroppo questo Ente, abdicando a norme contrattuali che prevedono, non solo la contrattazione con le parti sociali, che non è avvenuta, ma anche una priorità a quei lavoratori (circa 70) che in quasi 15 anni ha svolto senza demerito questo servizio, sta procedendo ad affidare questo servizio a dei lavoratori neo assunti interinali.
Ovviamente la delusione dei lavoratori storici non è misurabile, in qualche intervento è comparsa anche la commozione per il trattamento riservatogli , perché non ci sono motivazioni oggettive che reggono di fronte a questa scelta.
Chiunque legge, gli sorge spontanea la domanda: perché questa forma di estromissione da un servizio cosi delicato e svolto negli anni da lavoratori con una professionalità alta, per affidarlo a neofiti del settore, per giunta non propri dipendenti e come è noto a tutti, il lavoro interinale costa di più?
Avevamo pensato che, con la stabilizzazione avessimo messo fine alla nascita di ulteriori precari. Ma dobbiamo riscontrare che la mamma degli stessi è sempre incinta!
Alla luce di quanto succitato, le scriventi organizzazioni sindacali chiedono alla giunta:
Un ravvedimento su questa decisione e riaffidare il servizio ai propri dipendenti, perché come sopracitato, oltre alla sfera normativa contrattuale che potrebbero esporre l’ente a dei contenziosi, ci sono anche degli aspetti etici e morali, che non sfuggiranno a questa giunta".