Nuova escalation nello scontro tra Donald Trump ed Elon Musk. Dopo le critiche del Ceo di Tesla al piano di spesa federale – il cosiddetto “One Big Beautiful Bill” – Trump reagisce minacciando di annullare sussidi e contratti federali, addirittura proponendo di “darci un'occhiata” per espellerlo dal Paese. Musk replica per le rime: «Taglia tutto. Ora». Le tensioni si riflettono immediatamente sul mercato: le azioni Tesla perdono circa il 6?% nelle contrattazioni pre-market. Di fronte a uno scenario così volatile, le implicazioni sulla politica e l’economia americana appaiono di vasta portata.

Lo scontro politico-social

Elon Musk, critico con il “One Big Beautiful Bill”, ha definito la legge di bilancio “totalmente folle”, capace di “distruggere milioni di posti di lavoro”. Il magnate ha rilanciato l’appello a far nascere “un nuovo partito politico” per contrastare l’agenda economica repubblicana .

La stoccata di Trump

Il 1° luglio, dal suo social Truth, Trump ha reagito con parole durissime: «Senza sussidi Elon dovrebbe chiudere bottega e tornare in Sudafrica», ha scritto, suggerendo inoltre di interrompere l’attività spaziale e la produzione di auto elettriche con un enorme risparmio per il Paese. Interpellato sulla possibilità di espellere Musk, ha risposto: «Darò un'occhiata».

La fulminea replica di Musk

Soggiunge il magnate su X: «Sto letteralmente dicendo: TAGLIA TUTTO. Ora», un messaggio netto che rilancia la sua capacità di sfidare l’amministrazione pur rinunciando ai fondi pubblici .

Effetti sui mercati

La furiosa disputa tra i due ha avuto un impatto immediato su Tesla: il titolo è crollato di circa il 6?% nel pre-market. La tensione si aggiunge ai timori degli investitori che temono riduzioni nei sussidi e nei contratti – stimati in circa 22 miliardi di dollari – colpite da provvedimenti presidenziali.

Conseguenze e scenari futuri

Non è la prima volta che Trump mette in discussione i rapporti con Musk: la prima faida era esplosa all’inizio di giugno, quando Musk accusò il disegno di legge di aumentare il debito pubblico di 5 trilioni di dollari, causando un forte calo del titolo Tesla . Ora, con le tensioni nuovamente esplose, Tesla annuncia i risultati delle consegne del secondo trimestre, in un contesto finanziario già segnato da previsioni più deboli del previsto – RBC stima 366.000 unità consegnate contro 406.000 attese. Nel frattempo, la posta in gioco politica e industriale resta altissima: il futuro delle industrie high-tech e dell’auto elettrica appare appeso a un filo, in un clima di crescente incertezza.