Giugliano in Campania

"Non ci accontentiamo di dichiarazioni, ma vogliamo una soluzione. Perché io non sono qui per amministrare la rassegnazione". Lo ha scritto sui social il sindaco di Giugliano, Diego D'Alterio, dopo il vasto rogo che è divampato ieri a ridosso del campo rom, nei pressi della zona Asi. Per tutta la notte l'aria è stata irrespirabile. E in tanti, nonostante il gran caldo, sono stati costretti a dormire con le finestre chiuse. "Il rogo che ha oscurato il nostro cielo e avvelenato l'aria è solo l'ennesimo sfregio alla nostra terra, uno dei tanti che da anni tentano di spegnere le nostre speranze", ha proseguito il sindaco assicurando di aver "chiesto interventi immediati. La misura è colma". "Per quanto di mia competenza - ha concluso - attiverò ulteriori disposizioni agli uffici comunali per garantire un coordinamento ancora più efficace con le forze dell'ordine, intensificando le attività di monitoraggio e prevenzione".

Indendio a Giugliano: Schiano, chiesto intervento del Viminale

"In seguito al gravissimo episodio verificatosi a Giugliano in Campania, tra l'area del campo Rom e la zona industriale Asi, dove si è sviluppato un imponente rogo tossico alimentato da tonnellate di rifiuti ingombranti, carcasse di auto e moto, amianto e materiali pericolosi, intendo esprimere la mia più profonda preoccupazione per l'ennesima emergenza ambientale e sanitaria che colpisce il nostro territorio". Così, in una nota, Michele Schiano Di Visconti, deputato e Coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia a Napoli. "Mi sono immediatamente attivato, dopo aver personalmente contattato il Prefetto di Napoli, per chiedere formalmente al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, la convocazione urgente di un tavolo interistituzionale. È fondamentale un intervento immediato e coordinato per bonificare l'area, mettere in sicurezza la popolazione e assicurare controlli severi e continui contro lo sversamento illegale di rifiuti - spiega - Non possiamo più tollerare che intere comunità vivano esposte a vere e proprie bombe ecologiche. Questo scempio, che si ripete da troppo tempo, va affrontato con misure straordinarie e definitive. Le parole non bastano più: servono azioni concrete, risorse e responsabilità chiare. La tutela dell'ambiente, della salute pubblica e della legalità è una priorità assoluta".