Avellino

di Paola Iandolo 

Inchiesta Acs, il processo di primo grado si è concluso con quattro condanne per gli episodi di peculato. Condannati l'ex manager dell'Acs, Amedeo Gabrieli a 4 anni e 8 mesi, Luciana Giugliano a 4 anni e 2 mesi, la cognata di Gabrieli, l'ex consigliere comunale Barbara Mathetic per un solo episodio di peculato a 2 anni e 8 mesi, suo marito Antonello Carmine Ciccarone per due episodi di peculato a 2 anni e 8 mesi. Difesi dagli avvocati Gerardo Di Martino, Costantino Sabatino e Fabio Tulimiero. Gli avvocati sono pronti ad impugnare la sentenza di primo grado.

Le assoluzioni 

Assolti dalle accuse Pino Freda, Mauro Aquino, Sergio Galluccio, Maria Stingo, Raffaele Matarazzo, Vincenzo Marciano accusati di corruzione con la formula "il fatto non sussiste". Sergio Festa reato prescritto, difeso dall'avvocato Gerardo Santamaria. Le motivazioni saranno rese note tra trenta giorni. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Avellino, in composizione collegiale presieduta dal giudice Lucio Galeota.  I sette sono stati difesi dagli avvocati Claudio Frongillo, Ennio Napolillo, Gaetano Aufiero, Alberico Villani, Guido Chiusano.

Le richieste della procura

Nella precedente udienza erano state formalizzate le richieste per gli imputati. Il pm al termine della sua requisitoria ha chiesto 11 anni di reclusione per Amedeo Gabrieli, 7 anni per Luciana Giugliano, 6 anni per l'ex consigliera comunale Barbara Mathetic, 6 anni per suo marito Carmine Antonio Ciccarone, 6 anni per Pino Freda, 6 anni per Mauro Aquino, 6 anni per Sergio Galluccio, 6 anni per Vincenzo Marciano, 6 anni per Sergio Festa, 4 anni per Maria Stingo, 4 anni per Raffaele Matarazzo.Gli imputati rispondono a vario titolo di peculato e corruzione.