Solofra

di Paola Iandolo

Assolto il trentaseienne di Solofra, dalle accuse di incendio e detenzione di materiale esplodente. Non fu lui a piazzare una bomba carta all'autovettura di un maresciallo dei Carabinieri, Salvatore De Maio. Questa la sentenza emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Avellino Pierpaolo Calabrese al termine del processo al trentaseienne di Solofra, difeso dall'avvocato Carmine Ruggiero. La Procura aveva chiesto nei suoi confronti una condanna a due anni e sei mesi a cui si era associata anche la difesa di parte civile, il penalista Marino Capone, che rappresentava la “vittima” del raid.

L’ atto intimidatorio avvenne nel 2021. L’istruttoria dibattimentale andata avanti per qualche anno, non ha dimostrato che l’imputato fosse sul luogo in cui si verificò l'atto intimidatorio. Il penalista Carmine Ruggiero  ha insistito molto sulle celle telefoniche agganciate nella zona del raid in quella notte. Ora si dovranno attendere le motivazioni della sentenza per comprendere quali elementi hanno determinato la decisione del giudice monocratico.