Avellino

di Paola Iandolo 

 La procura di Avellino guidata da Domenico Airoma ha chiesto il processo per Gianluca Festa, Fabio Guerriero, Filomena Smiraglia, Marianna Cipriano, Davide Mazza, Antonio Mazza, Germana Simeone, Gianluigi Marotta, Vittorio Ambrosino, Costantino Marcello, Franco Antonio Camarca, Eugenio Pancione, Erminio Lanzotti, Antonello Pellecchia, Lucio Buonovino, Giuseppe Buonovino, Antonio Genovese, Danilo Festa, Diego Guerriero, Antonio Spagnuolo, Raffaella Iermano, Antonio Sabatino, Claudia Sabatino, Giovanni Cucciniello, Principessa Pellecchia, Vincenzo Porciello, Ugo Rubicondo e Anna Freda.

I 28 dovranno comparire il 15 ottobre davanti al gup del tribunale di Avellino con le accuse - contestate a vario titolo - di associazione a delinquere, peculato, ricettazione, corruzione, rivelazione del segreto d'ufficio.

Alcune delle contestazioni mosse

 Ad Antonio Genovese, Danilo Festa, fratello dell’ex sindaco, Antonio e Davide Mazza, Lucio Buonovino, Diego Guerriero, Antonio Spagnuolo e a Raffaella Iermano, la procura contesta il reato di ricettazione perché con condotte autonome – al fine di procurare a sé e ad altri un profitto, rappresentato dall’assunzione a tempo pieno e indeterminato soggetti legati da vincoli di parentela – ricevevano dall’ex sindaco e Filomena Smiraglia gli elenchi delle domande predisposte dalle commissioni.
Per quanto riguarda alcuni appalti considerati condizionati, nel mirino degli inquirenti sono finiti due affidamenti diretti, il primo effettuato nel febbraio 2022 per 149.900 euro per i lavori di efficientamento energetico di Palazzo De Peruta, seguito nel settembre del 2023 da un nuovo affidamento diretto, sempre per la stessa struttura, di circa 100mila euro. I due affidamenti erano stati disposti a favore della stessa impresa, in violazione, secondo le ipotesi della Procura del “principio di rotazione”.