Salerno

La Salernitana non molla l’idea del ripescaggio in serie B. La società granata chiede giustizia, la pretende dopo il finale di stagione balordo. “Faremo ogni sforzo perché quello che ci è capitato è stato davvero balordo”, l’ammissione dell’amministratore delegato Maurizio Milan in conferenza stampa. Alle ore 12:00, il pool di legali composto dagli avvocati Dinelli, Fimmanò e Sica, discuterà al Tar del Lazio del ricorso presentato dal club granata contro la Lega Serie B.

Come ormai consolidato nelle precedenti battaglie, la società granata si oppone all’annullamento dello spareggio salvezza con il Frosinone, inizialmente previsto al termine della regular season di Serie B con gara d’andata all’Arechi il 19 maggio e tappa finale a Frosinone il 26. Spareggio poi annullato con il provvedimento del 18 maggio della Lega B. Per la Salernitana è questo il cuore del ricorso, con la decisione “sine die”, in presunta violazione dell’articolo 27 comma 2 dello Statuto della Lega B, e adottato senza il parere del Consiglio Direttivo.

Per questo motivo, la Salernitana chiede l’annullamento della decisione del presidente Bedin sullo stop del playout con il Frosinone e dunque l’allargamento della serie B a 21 squadre. La Salernitana aspetta seppur, per motivi di forma, si va verso il “no” alla richiesta della Bersagliera. Eppure il club granata non perde le speranze e, per quanto concerne la giustizia sportiva, ha già presentato ricorso alla Corte federale d’appello. Intanto anche la Lega B guarda interessata a ciò che succede e, dopo aver scelto Mantova come sede per la compilazione dei calendari 2025-2026, attende di conoscere l’esito della battaglia legale della Salernitana prima di rompere gli indugi.