Avellino

Presentazione del Rapporto Montagne Italia 2025 nella Sala Grasso di Palazzo Caracciolo ad Avellino. "Istituzioni, movimenti, innovazioni, la green community e le sfide dei territori" nell'evento a cui hanno preso parte il presidente nazionale Uncem, Marco Bussone, il curatore del rapporto Uncem, Luca Lo Bianco, l'avvocato ed esperta di sviluppo locale Uncem, Raffaela Manduzio, il presidente di Confidustria Campania, Emilio De Vizia, la presidente di Coldiretti Avellino, Veronica Barbati, l'assessore al Patrimonio, Transizione Ecologica ed Energetica al Comune di Avellino, Assuntina Iannaccone, e la consigliera provinciale con delega a Istruzione, dimensionamento scolastico e pianificazione dell’offerta formativa, Pari opportunità ed Edilizia scolastica Baianese e Vallo di Lauro, Emanuela Pericolo.

"Ritorno alla centralità delle nostre zone"

"È un'occasione importante per riflettere sul tema della strategia nazionale, che pone l'accento sulle aree interne non del tutto in linea con ciò che auspichiamo. - ha spiegato Barbati - Si tratta di un'opportunità significativa per ridisegnare il futuro delle aree interne e per ricalibrare le politiche per il ritorno alla centralità delle nostre zone. Abbandonare la montagna significa generare una serie di problemi che oggi viviamo e che ricadono sull'intera collettività".

"Molto si può fare sui servizi da garantire"

"Qualcosa di valido è stato fatto per invertire la rotta nel dramma dello spopolamento. Occorre trasformare tutto in un'azione concreta con visione strategica. - ha affermato De Vizia - Molto si può fare partendo dai servizi da garantire ai territori. Uno dei motivi principali dello spopolamento è proprio la mancanza dei servizi. Molto si può fare e molto dobbiamo fare noi. Le aree interne rappresentano una soluzione possibile per le criticità delle aree metropolitane".

"Per la montagna non c'è più l'idea di marginalità"

"Nel rapporto c'è la proposta di una riflessione sulla montagna che si trova in un passaggio cruciale: ha abbandonato l’idea di marginalità, dell’essere solo destinataria di misure compensative per iniziare a pensarsi come protagonista dello sviluppo, e dello sviluppo sostenibile": ha aggiunto Lo Bianco.