Zelensky al Quirinale: l’abbraccio simbolico dell’Italia. “Esprimo grande amicizia all’Ucraina e pieno sostegno a Kiev”: con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto oggi Volodymyr Zelensky al Quirinale. Un incontro formale, ma dal forte valore simbolico, che riafferma l’allineamento dell’Italia al fianco dell’Ucraina nel lungo conflitto contro la Russia. L’incontro rientra in una visita diplomatica densa di appuntamenti: domani Zelensky sarà protagonista della conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina, a cui parteciperanno anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e numerosi rappresentanti di governo e istituzioni.
L’udienza dal Papa: la proposta della Santa Sede per i negoziati
In mattinata il leader ucraino è stato ricevuto da Papa Francesco a Castel Gandolfo. L’udienza privata ha avuto al centro un tema delicato: la pace. Il Pontefice ha ribadito la disponibilità del Vaticano a ospitare eventuali negoziati, auspicando una ripresa del dialogo tra le parti. Francesco, già intervenuto in più occasioni con appelli al cessate il fuoco, cerca ancora una via diplomatica, seppur tra mille difficoltà. Nessuna risposta ufficiale, per ora, da parte del Cremlino.
Attacchi su Lutsk: “È stato il più duro”
Nel frattempo, sul fronte orientale, la guerra non conosce tregua. Nella notte Mosca ha lanciato un massiccio attacco missilistico su Lutsk, città dell’Ucraina nordoccidentale, definito da Kiev come “il più duro dall’inizio del 2025”. Secondo le autorità locali, ci sono stati diversi feriti e danni estesi a infrastrutture energetiche. La pressione militare russa, dunque, non si allenta, mentre si teme un’escalation anche in vista delle prossime settimane.
La rivelazione Usa: “Trump minacciò Mosca e Pechino”
A gettare benzina sul fuoco arriva una clamorosa indiscrezione dalla Cnn: secondo fonti anonime dell’intelligence americana, nel 2024 l’ex presidente Donald Trump avrebbe cercato di dissuadere Vladimir Putin dall’attaccare l’Ucraina minacciando un “bombardamento a tappeto su Mosca e Pechino”. La notizia, se confermata, rappresenterebbe un momento drammatico della diplomazia parallela condotta dall’ex inquilino della Casa Bianca. L’attuale amministrazione non ha commentato, ma domani Zelensky incontrerà Keith Kellogg, l’inviato Usa.
Verso la conferenza sulla ricostruzione
Gli occhi della diplomazia restano puntati su Roma. La conferenza sulla ricostruzione in programma domani rappresenta un banco di prova non solo per l’Ucraina, ma per l’intera Europa. A quasi tre anni dall’inizio dell’invasione, il futuro del Paese passa anche dal sostegno internazionale, dalla ricostruzione delle città devastate e dalla tenuta delle alleanze.