Napoli

Un nuovo inquietante episodio di violenza legato alle occupazioni abusive scuote il quartiere di Scampia, alla periferia nord di Napoli. È lo stesso Domenico Lopresto, storico segretario dell’Unione Inquilini di Napoli, a denunciare quanto accaduto sabato pomeriggio in via del Gran Paradiso, al civico 89, dove alcuni soggetti hanno tentato di occupare con la forza l’abitazione della sorella, 74 anni, gravemente malata.

Secondo il racconto di Lopresto, otto persone – tre donne e cinque uomini – avrebbero forzato l’ingresso dell’appartamento tagliando la serratura con un flex, un’azione che lui stesso definisce riconducibile a gruppi legati alla criminalità organizzata. All’interno della casa si trovavano l’anziana e la nipote 37enne, entrambe terrorizzate dalla violenta irruzione.

Appena avvisato, Lopresto si è precipitato sul posto per tentare di fermare l’occupazione, ma è stato brutalmente aggredito con bastoni, spranghe e una mazza. “Addosso a me hanno scaricato mazzate bestiali – ha raccontato – mentre mi gridavano: ‘Ti vengo a prendere a Mianella e ti devo fare pezzo a pezzo’”. Ad avere la peggio non è stato solo lui: anche il fratello e la nipote, intervenuti nel tentativo di proteggere la donna, sono stati picchiati e successivamente trasportati in ospedale.

Ancora più grave il trattamento riservato all’anziana: secondo quanto riferito da Lopresto, una delle donne del gruppo l’avrebbe presa ripetutamente a schiaffi, urlandole frasi inquietanti: “Mi sono fatta 30 anni di carcere, me ne vado a dare altri 30 su di te”.

La violenza dell’aggressione ha scatenato l’immediato allarme nel quartiere. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Compagnia Napoli Stella. All’arrivo delle forze dell’ordine, i presunti aggressori si sarebbero già dati alla fuga. Sono attualmente in corso le indagini per chiarire la dinamica dei fatti e identificare i responsabili.

Domenico Lopresto è da anni in prima linea nella difesa del diritto alla casa e nel contrasto alle occupazioni abusive organizzate da gruppi criminali. Proprio per questo, l’aggressione solleva interrogativi inquietanti non solo per la violenza subita, ma anche per il segnale che rappresenta: l’intimidazione a chi si espone per la legalità in un territorio ancora segnato da forti tensioni sociali e dinamiche di potere legate alla camorra.

“La situazione è gravissima – ha dichiarato Lopresto in un’intervista – perché non si tratta solo di un’occupazione abusiva, ma di una vera e propria spedizione punitiva per impadronirsi di una casa, con minacce, botte e feriti. Non possiamo permettere che la criminalità imponga le sue regole con la violenza, mentre le famiglie oneste vivono nel terrore”.