Nuovi sviluppi nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007. Una garza utilizzata durante l'autopsia ha rivelato tracce di un DNA maschile sconosciuto. Secondo l’avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, si tratterebbe di contaminazione avvenuta prima dell’uso, dovuta a un contatto con l’ausiliario del medico legale Ballardini, un certo Ferrari, già noto per essere presente in altri reperti.
Ipotesi contaminazione
Lovati ha sottolineato come i consulenti della difesa abbiano accertato che la garza sarebbe stata toccata da Ferrari prima del suo utilizzo sull’apparato orale della vittima. Un altro frammento di DNA rinvenuto sulla stessa garza risulterebbe associato sempre a Ferrari, insieme a un secondo aplotipo non identificato. Per la difesa di Sempio, quindi, l’ipotesi di una presenza estranea sulla scena del crimine è priva di fondamento.
La cautela della difesa Stasi
Più prudente, invece, la posizione dell’avvocato Antonio De Rensis, difensore di Alberto Stasi. La presenza del DNA sconosciuto nel cavo orale di Chiara Poggi viene riconosciuta come un elemento che richiederà ulteriori approfondimenti. La difesa ha ribadito che sarà compito della Procura verificare l’origine di queste tracce, senza trarre conclusioni affrettate.
Una pista da sviluppare
De Rensis ha ricordato che solo la magistratura ha l’autorità per svolgere accertamenti investigativi e che al momento non è possibile attribuire con certezza quel profilo genetico a una persona specifica. Tuttavia, ha definito la scoperta come un possibile elemento importante, da valutare con attenzione e nel rispetto dei tempi della giustizia.
Un caso che non smette di far discutere
Dopo oltre 17 anni, il caso Garlasco continua a sollevare interrogativi. Le nuove indagini scientifiche aprono scenari che richiedono estrema cautela: tra ipotesi di contaminazione e possibili piste inedite, la Procura dovrà ora decidere se approfondire o archiviare. Intanto, la memoria di Chiara e l’attesa di verità restano vive nella coscienza collettiva.