Ennesimo episodio di violenza a Port'Alba, uno dei luoghi storici del centro cittadino. Nel primo pomeriggio di oggi, una lite tra due persone, presumibilmente tossicodipendenti, ha provocato il ferimento accidentale di un bambino seduto al tavolino di un bar con la sua famiglia.
Bambino colpito al volto da una bottiglia di vetro
La situazione è degenerata quando la donna, in evidente stato di alterazione, ha lanciato una bottiglia di vetro durante l’animato litigio. L’oggetto ha colpito un bambino al mento, fortunatamente solo di striscio, ma con una ferita tale da rendere necessario l’intervento dei sanitari. Il piccolo è stato affidato ai sanitari del 118 e ha ricevuto alcuni punti di sutura.
La donna si dà alla fuga, fermato il compagno
La donna, autrice del gesto, si è data immediatamente alla fuga tra la folla, facendo perdere le proprie tracce. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i carabinieri, che sono riusciti a fermare l’uomo che era con lei e che non è riuscito ad allontanarsi in tempo. L’uomo è stato trattenuto per gli accertamenti del caso.
Allarme sicurezza a Port'Alba: residenti preoccupati
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nella zona di Port'Alba, già più volte teatro di episodi simili legati al degrado. I residenti e i commercianti chiedono interventi urgenti per garantire una maggiore presenza delle forze dell’ordine e restituire tranquillità a una delle aree più frequentate del centro storico di Napoli.
L'incontro con il sindaco Manfredi
Proprio questa sera, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi incontrerà il presidente dell’ANCI e sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, insieme ai primi cittadini di numerose città medio-grandi. L’obiettivo è condividere le prossime linee di intervento per rafforzare la sicurezza urbana, seguendo l’esempio delle azioni già intraprese a Roma, Milano e Napoli.
Il modello delle zone rosse e i primi risultati
Piantedosi ha ricordato che il 7 luglio si è svolto al Viminale un confronto con sindaci, prefetti e questori delle tre principali città italiane, da cui è emerso un generale apprezzamento per i risultati ottenuti con le cosiddette “zone rosse”. In queste aree ad alta sorveglianza sono state controllate oltre 500.000 persone e disposti 3.500 provvedimenti di allontanamento nei confronti di soggetti pericolosi, di cui il 75% stranieri.
Risorse dedicate per rafforzare la prevenzione
Sul piano economico, il ministero ha già stanziato un milione di euro per ciascuna delle tre città metropolitane, attraverso il Fondo per la sicurezza urbana. A livello nazionale, oltre 65 milioni provenienti dal Fondo sviluppo e coesione saranno destinati all’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza, con priorità per i comuni.
Operazioni interforze e personale rafforzato
Il contrasto alla criminalità e al degrado passa anche dalle operazioni interforze nelle stazioni ferroviarie e nei luoghi di aggregazione urbana. Da gennaio 2023 al 6 luglio 2025, sono stati eseguiti 1.022 servizi straordinari solo a Roma, Milano e Napoli, coinvolgendo oltre 72.000 agenti delle forze dell’ordine e 6.300 della polizia locale. Sono stati controllati più di 655.000 cittadini, arrestate 1.378 persone ed espulsi oltre 1.400 stranieri.
Nuove assunzioni per sostenere l'impegno
Il ministro ha infine evidenziato il potenziamento degli organici delle forze di polizia, già rafforzati con 30.000 nuove unità. Entro la fine dell’anno sono previste ulteriori 14.000 assunzioni, cui seguiranno altre 22.000 nel prossimo biennio.