Era accusato di violenza sessuale, maltrattamenti, lesioni e violenza privata, ma è stato assolto perchè il fatto non sussiste. E' la sentenza del Tribunale per un 39enne di Benevento che nel gennaio 2022 era stato colpito da un divieto di avvicinamento alla moglie.
Difeso dall'avvocato Natascia Pastore, all'uomo erano stati contestati comportamenti che sarebbero iniziati nel 2019, qusndo era convolato a nozze con la donna. Una relazione scandita da continui litigi: oltre ad offenderla, lui l'avrebbe controllata in modo ossessivo, verificando anche i chilometri percorsi con l'auto. Inoltre, l'avrebbe percossa più volte e, dopo averla trascinata in camera da letto, costretta subire rapporti sessuali nel corso dei quali le avrebbe stretto le mani al collo per fiaccarne ogni forma di resistenza. Infine, l'avrebbe minacciata di morte se lei avesse riferito a qualcuno ciò che era accaduto.
Episodi gravi, nonostante i quali lei, nella speranza che la situazione cambiasse, aveva continuato a condividere il letto matrimoniale. Un quadro, quello decritto dagli inquirenti, al quale l'allora indagato aveva opposto uno scenario di dissidi familiari e basta, negando ogni abuso. A seguire, il rinvio a giudizio ed il processo, concluso con l'assoluzione e con il Pm che aveva chiesto una condanna a 3 anni solo per maltrattamenti.