Ariano Irpino

Due tecniche a confronto: dagli anni 50 ad oggi. Obiettivo: salvaguardare l'abitato sia a monte che a valle impacchettando il costone. 

Proseguono gli interventi di consolidamento della parte alta del fosso Sambuco nel centro storico di Ariano Irpino.

Si tratta di un’opera importante per la messa in sicurezza del versante, da tempo interessato da fenomeni di instabilità e arretramento.

L'intervento prevede la realizzazione di micropali lungo il bordo sommitale della scarpata e l’installazione di reti chiodate lungo tutta la parete, fino a raggiungere il muraglione esistente alla base.

Una soluzione tecnica pensata per garantire la stabilità della scarpata e proteggere le aree sovrastanti, oggi sempre più a rischio. Un'opera di estrema importanza fortemente voluta dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Enrico Franza.

Secondo studi geologici condotti negli anni, le scarpate dei fossi di Ariano Irpino sono soggette a un arretramento medio annuo compreso tra 5 e 10 centimetri, a causa dell’azione combinata di fattori naturali come piogge, gravità e alterazione della roccia.

Due le principali morfologie osservate in queste aree ci fa notare il geologo arianese tra i più esperti in Campania Egidio Grasso che nel corso degli anni ha seguito con particolare attenzione attraverso una serie di indagini geognostiche questo versante antico della città. 

"Pareti subverticali e spoglie, in cui i blocchi di roccia si distaccano progressivamente per effetto della decompressione e degli agenti atmosferici, versanti più inclinati e ricoperti da vegetazione, soggetti a fenomeni di scivolamento del terreno superficiale, spesso innescati dall’immissione d’acqua e dalla perdita di coesione tra la copertura alterata e la roccia sottostante.

In entrambi i casi, il risultato è lo stesso: l’arretramento progressivo del pendio e la perdita di superfici stabili a monte. L’intervento in corso punta proprio a contrastare questo processo, preservando la sicurezza del territorio e delle infrastrutture vicine.