Un Puma per dare l’assalto alla serie B. Ivan Varone suona la carica. Nella conferenza stampa di Cascia, il centrocampista ricorda l’origine del soprannome: “Me lo diede Pochesci perché disse che avevo grande capacità di recuperare palloni e non fermarmi mai”. Caratteristiche che gli chiede anche Raffaele anche alla luce degli investimenti offensivi: “Quest’anno abbiamo già due grandi attaccanti che terranno impegnati i difensori avversari quindi devo sfruttare gli spazi che ci saranno per inserirmi da dietro ed essere pericoloso. L’importante non è il gol, viene prima il risultato di squadra e poi quello personale. Il mister fa un tipo di calcio che è fatto su misura per me, posso inserirmi che è una mia qualità e recuperare molti palloni. In mezzo al campo mi piace fare qualsiasi ruolo, ma in questa veste tattica giocare come mezzala destra o sinistra è la posizione che preferisco”.
“Emozionante giocare all’Arechi”
Per Varone l’attesa è per la prima all’Arechi: “Sarà emozionante giocare davanti alla curva sud, per fare bene servirà fame e non bisognerà sottovalutare mai nessuno. Sappiamo cosa vuol dire giocare a Salerno, non vivo più al sud ma questa piazza la conoscono tutti. È un pregio ed un onore indossare questa maglia. Sappiamo che dobbiamo fare il massimo per ottenere risultati, per tutti sarà la partita della vita contro di noi”.
“La forza è il gruppo”
Il mediano si concentra anche sullo spogliatoio: “Bisogna creare una famiglia, chiunque arrivi sarà ben accetto. Questo gruppo in pochi giorni mi sta dando ottime sensazioni. Non si vince da soli ma si lavora tutti insieme per raggiungere l’obiettivo. Il mister ha il fuoco dentro come me. Ho la fame necessaria per togliermi ancora diversi soddisfazioni, ancora di più con questa maglia così importante. Il girone C a livello di piazze, tifo e cattiveria è sicuramente più difficile ma nel girone B non puoi sottovalutare nessuna squadra. Umiltà, voglia e fame non devono mai mancare perché se no si rischia di fare brutta figura”.