Avellino

Il consigliere di minoranza boccia l’ultimo bilancio e denuncia un anno di immobilismo e giochi di potere. 

"Il commissariamento non è una vittoria per nessuno, ma la certificazione del fallimento politico e amministrativo di un'esperienza nata nella continuità e proseguita per oltre un anno tra immobilismo e giochi di potere.
Il nostro voto contrario al bilancio non è stato un gesto irresponsabile, ma una scelta coerente contro un'amministrazione che ha preferito tutelare equilibri interni invece di rispondere ai bisogni della città. In questo anno abbiamo vigilato con attenzione, assistendo a promesse disattese.
 Sentir parlare oggi di "estate senza eventi" o "concertone di Capodanno" a mo' di minaccia è paradossale: questi non possono diventare argomenti politici.
Chi teme l’immobilismo del commissariamento dimentica che era già una realtà.

Un anno senza visione né progettualità, con occasioni e risorse perse mentre andava in scena il trasformismo che ha sgretolato una maggioranza solo all’apparenza compatta.
La caduta dell’amministrazione è responsabilità di quei consiglieri che, pur provenendo dall'esperienza di Festa, hanno contribuito al crollo di ciò che avevano costruito. Nessun accanimento: Nargi è stata parte attiva di questo percorso, ereditandone e promuovendone linea, logiche e alleanze.
 Abbiamo detto NO al bilancio, ma soprattutto a un modo di fare politica che antepone la sopravvivenza al servizio della comunità. Ora si apre una nuova fase. Sta a noi farne un'opportunità vera, per uscire finalmente da questa ora buia della nostra città".