Napoli

"Il nuovo ospedale della Penisola Sorrentina, presentato come fiore all’occhiello della sanità campana da De Luca, è in realtà l’ennesima operazione calata dall’alto, lontana dalle reali esigenze del territorio e con troppi lati oscuri".

Così la consigliera indipendente della Regione Campania Marì Muscarà torna a denunciare il progetto per l’ospedale unico previsto tra Sant’Agnello e Sorrento, rilanciando con forza l’allarme lanciato dal sindaco di Sant’Agnello Antonino Coppola. Insomma sono certamente presenti sul territorio gli ospedali di Vico Equense e Sorrento ma abbandonati al loro destino. 

“Il post del sindaco - prosegue Muscarà - è un atto di grande coraggio e lucidità: racconta con chiarezza una vicenda ai limiti dell’illegalità, intrisa di dinamiche opache, minacce, pressioni e decisioni scellerate. Un sindaco solo a combattere per il suo territorio, mentre la Regione procede a colpi di propaganda e progetti milionari che servono a tutto tranne che ai cittadini.” 

Già nel 2023 la consigliera aveva espresso pieno sostegno al primo cittadino di Sant’Agnello, minacciato e offeso per aver osato dire la verità. “Lo dissi un anno fa e lo ripeto oggi: un’idea anche buona può trasformarsi in un disastro se viene piazzata nel posto sbagliato, senza confronto con i cittadini, e senza valutazioni ambientali"

Per Muscarà, questo caso è emblematico del fallimento della “sanità delle chiacchiere” di De Luca: “Mentre i pronto soccorso esplodono, mancano medici e infermieri, e i cittadini attendono mesi per una visita, si spendono 100 milioni per un ospedale "inutile", voluto da chi non conosce – o finge di non conoscere – la realtà della Penisola. Al di là del problema traffico bloccato specialmente in questo periodo, la realizzazione dell'ospedale alle nuove terme di Castellammare, porterebbe i cittadini di Vico ad andare più a Castellammare che a Sant'Agnello. Ne vale la pena? Chi si oppone, come il sindaco Coppola, va sostenuto e non lasciato solo.” 

La consigliera annuncia una nuova interrogazione in Regione e l’invio del dossier alla Corte dei Conti. “Su questa vicenda - conclude - va fatta piena luce. Se qualcuno ha pensato di usare la sanità per altri scopi, dovrà risponderne ai cittadini e alla giustizia.”