"Non ci sono due PD, il PD è uno solo. Ci siamo attestati su una linea di coerenza, di rispetto del mandato elettorale. Noi non tradiamo i nostri elettori. Non so cosa l'ex sindaca volesse dal mio partito. Ci siamo contrapposti in campagna elettorale, avevamo visioni e programmi completamente diversi". Così Antonio Gengaro, a OttoChannel, si è espresso sulla prospettiva per il Comune di Avellino dopo la fine dell'amministrazione guidata da Laura Nargi e l'arrivo del commissario prefettizio Giuliana Perrotta. "Noi eravamo i rappresentanti di un'alleanza larga di centrosinistra e del campo progressista e dovevamo tener conto anche delle sensibilità degli altri alleati. Io sono stato il candidato di Controvento, di un'associazione della città in particolar modo, per cui tutte queste anime si erano già espresse contro l'accordo con la Nargi, l'inciucio, così si capisce meglio. Per questo abbiamo fatto solo quello che era nostro dovere fare".
"Nessuno di noi ha paura delle primarie"
Si apre inevitabilmente una nuova fase. Nel centrosinistra, per il campo largo, c'è la prospettiva delle primarie: "Innanzitutto bisogna rilanciare l'alleanza, quindi bisogna dialogare con gli alleati, costruire un programma credibile per la città e puntare sul rinnovamento della classe dirigente. Credo che questo sia il tema del futuro. Con gli alleati si discute la linea del PD, ma per statuto, non per quello che è stato deciso ad Avellino, ci sono le primarie. Aggiungo: si dovrebbero fare a tutti i livelli. Nessuno di noi ha paura delle primarie. L'unica volta che si sono fatte correttamente, a sorpresa, ha vinto la Schlein nel capoluogo. Ovviamente, quando si discute con gli alleati anche su questo tipo di impostazione si decide insieme. Quindi il PD non può fare la coalizione da solo. Oltretutto abbiamo appena sbloccato la questione della Regione Campania. Spero che ci sia un candidato come Fico, che sarà in grado di rappresentare al meglio le istanze dei cittadini campani. Spero che ci sia un'alleanza di campo progressista larga che, a differenza di Avellino, possa includere anche esperienze più centriste, perché è stata quella gamba lì che mancava a noi per poter vincere le elezioni ad Avellino. Inoltre, il patto folle tra il civismo di Nargi e parti di centrodestra che si sono aggiunti al ballottaggio".
"Sul centro per l'autismo passati invano tanti mesi"
Ttra poche ore il via di una nuova fase con l'arrivo del commissario prefettizio. Ci sono delle priorità innanzitutto il centro per l'autismo ma anche lo stadio: "Ci sono tante tematiche, ma intanto per il Centro per l'autismo, grazie alla proposta dell'opposizione presentata da me e da tutti i miei compagni, l'amministrazione aveva deciso finalmente di affidarlo all'ASL. Eppure sono passati invano tanti mesi. Sullo stadio i lavori si fanno grazie alla Regione Campania, quindi sono ben avviati. Anzi, bisognerebbe chiedersi perché negli anni passati non si è provveduto a ristrutturare la Curva Nord, ad adeguare i servizi igienici, che sono da terzo mondo, a fare i lavori necessari per la manutenzione. Sono tutte mancanze delle passate amministrazioni targate Festa e Nargi e, grazie all'impegno della Regione Campania, lo stadio sarà adeguato per poter affrontare la serie B".