Vertice a casa Meloni: clima disteso, ma nessuna decisione. Si è tenuto nella serata di domenica 21 luglio il secondo vertice del centrodestra per discutere le candidature alle prossime elezioni regionali d’autunno. A casa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni si sono ritrovati Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi. Nessuna fumata bianca: l’incontro si è chiuso con una dichiarazione ufficiale all’insegna della “cordialità” e della “determinazione condivisa”, ma senza alcuna intesa sui nomi.
Il Veneto resta il nodo più spinoso
Il vero punto di scontro è rappresentato dalla successione di Luca Zaia alla guida della Regione Veneto. La Lega insiste per mantenere la presidenza, facendo circolare il nome di Alberto Stefani, mentre Fratelli d’Italia rivendica la guida della regione, in virtù del peso elettorale raggiunto. Giorgia Meloni, secondo fonti interne, sarebbe pronta a intervenire direttamente per sciogliere il nodo, consapevole però che qualunque scelta rischia di scontentare una parte dell’alleanza.
Campania, si valutano Cirielli e Martusciello
Anche in Campania la situazione resta fluida. Fratelli d’Italia guarda con favore al nome del viceministro Edmondo Cirielli, figura storica della destra campana. Forza Italia, invece, punta su Fulvio Martusciello, eurodeputato e coordinatore regionale del partito. Per ora, però, tutto resta sospeso in attesa di una quadra nazionale.
Milano: Tajani rilancia il civismo e chiama Calenda
Nel corso della giornata, Antonio Tajani ha anche aperto il fronte milanese, rilanciando l’idea di un candidato civico per il dopo-Sala. Il leader di Forza Italia ha suggerito l’opportunità di allargare il perimetro del centrodestra coinvolgendo anche Azione di Carlo Calenda. Un’ipotesi che punta ad attrarre consensi nel ceto medio urbano e produttivo, ma che per ora resta solo una suggestione.
Marche al voto il 28 e 29 settembre
Nel frattempo, il presidente uscente delle Marche, Francesco Acquaroli, ha annunciato ufficialmente le date del voto regionale: si voterà domenica 28 e lunedì 29 settembre. La mossa impone di accelerare i tempi per l’individuazione dei candidati, con la campagna elettorale che partirà già in piena estate.
Verso un nuovo vertice nei prossimi giorni
La riunione notturna si è chiusa con l’impegno a proseguire nel confronto. Un nuovo vertice dovrebbe essere convocato nei prossimi giorni. L’obiettivo è arrivare alla definizione di una rosa condivisa di candidati entro fine luglio, per poi lanciare la campagna elettorale in tutte le regioni coinvolte. Ma con il rebus Veneto ancora irrisolto, la strada resta in salita.