Negli ultimi tempi, tutti gli istituti comprensivi di Ariano Irpino hanno progressivamente adottato il modello della settimana corta, strutturando l'orario scolastico su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, con lezioni distribuite su sei ore giornaliere. Questa scelta, che in alcuni plessi è ormai una prassi consolidata, nasce dall’esigenza di rispondere a nuove direttive regionali e provinciali, volte a promuovere un uso più razionale delle risorse energetiche e a rendere i tempi scuola coerenti con gli orientamenti nazionali più recenti in materia di istruzione.
Le preoccupazioni dei genitori: timori comprensibili
Di fronte a questo cambiamento, una parte delle famiglie ha manifestato disappunto, organizzando raccolte firme per chiedere un ritorno alla settimana lunga. Tali preoccupazioni sono comprensibili: ogni novità che impatta sulla quotidianità dei bambini e delle famiglie può generare incertezza. È del tutto normale che le trasformazioni, soprattutto se percepite come improvvise o non condivise pienamente, vengano accolte con una certa resistenza.
Tuttavia, è importante sottolineare che le scuole non stanno improvvisando. Il passaggio alla settimana corta rientra nell’ambito dell’autonomia didattica, garantita dalla normativa vigente, che consente agli istituti scolastici di riorganizzare tempi e modalità dell’insegnamento per rispondere in modo più efficace alle esigenze educative, sociali ed economiche del territorio.
Il messaggio durante la raccolta firme in villa comunale da parte dei promotori dell'iniziativa
E' una scelta che pregiudicheeebbe inevitabilmente il diritto dei bambini ad un apprendimento proficuo. Atteso che appare assurdo che un alunno possa tenere l'attenzione per 6 ore il tutto solo per onorare la stupida logica della spending review. L'uscita alle 14 non può non compromettere la tanto decantata educazione alimentare. Non c'è dubbio che salterebbe il pasto unitamente alle abitudini familiari ed alla preclusione di parte delle attività cui i nostri figli sono iscritti. Il tutto senza preventivamente valutare i danni che subirebbero tutti i bambini "speciali".
Valenza didattica e pedagogica della settimana corta
Dal punto di vista educativo, la settimana corta può rappresentare un'opportunità. Gli operatori scolastici, nel pianificare l'orario settimanale, sono chiamati a una gestione attenta delle discipline e delle pause. Le sei ore giornaliere saranno organizzate in modo equilibrato, prevedendo momenti di pausa e diversificazione delle attività, così da non sovraccaricare gli alunni.
L'obiettivo non è comprimere il programma, ma distribuire in modo più efficace i contenuti, privilegiando approcci didattici dinamici e funzionali, che mantengano alta l’attenzione e la motivazione degli studenti. In particolare, la disposizione delle materie durante la giornata terrà conto della necessità di alternare discipline teoriche a quelle pratiche o laboratoriali, favorendo un apprendimento attivo e meno faticoso.
Un’opportunità per la comunità scolastica
Non va poi trascurato l’aspetto logistico e organizzativo: la settimana corta consente un risparmio in termini di energia, trasporti e gestione delle strutture, in linea con le politiche di sostenibilità promosse dagli enti locali. Questo modello può favorire anche una migliore conciliazione dei tempi scuola-famiglia, con il sabato libero che offre occasioni per attività extracurricolari, sportive o culturali, contribuendo alla crescita armoniosa dei ragazzi.
Conclusione
In sintesi, la settimana corta adottata dalle scuole di Ariano Irpino è frutto di una scelta consapevole, radicata nella normativa sull’autonomia scolastica e orientata al benessere degli alunni, alla qualità dell’insegnamento e all’efficienza gestionale. Le preoccupazioni delle famiglie meritano ascolto e dialogo, ma è fondamentale che si comprenda come la scuola stia lavorando per garantire un’esperienza formativa completa, equilibrata e al passo con i tempi. Le sfide del cambiamento possono diventare occasioni di crescita, se affrontate con responsabilità, trasparenza e spirito di collaborazione.