L'altra sera alla località Pantano, alle porte di Benevento, la presentazione dei lavori di messa in sicurezza di un tratto del fiume Calore alla confluenza con il fiume Sabato e il Torrente Serretelle.
Opere la cui necessità era nata in seguito alla terribile alluvione del 2015 e i lavori erano partiti un anno e mezzo fa. Ma entriamo nei particolari tecnici delle opere eseguite con i funzionari tecnici della Provincia di Benevento, l'archietetto Carminantonio De Santis e l'ingegnere Paola Borrelli, in qualità di direttori dei lavori.
Come già evidenziato nell’incontro con i residenti della contrada Pantano e con i rappresentanti dei comitati, alla presenza del Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi e del Sindaco del Comune di Benevento Clemente Mastella, in occasione della presentazione degli interventi eseguiti lungo il fiume Calore – in particolare nelle località di Cellarulo, Pantano, alla confluenza con il fiume Sabato e il torrente Serretelle – è opportuno sottolineare che quanto realizzato rappresenta solo uno stralcio di un progetto ben più ampio, che interessa l’intera area di Pantano e zone limitrofe.
“Le aree oggetto dei lavori di messa in sicurezza idraulica – hanno rimarcato i due tecnici della Rocca - sono quelle maggiormente colpite dagli effetti dell’alluvione del 2015. Gli interventi effettuati hanno l’obiettivo di ridurre significativamente il rischio di esondazioni in caso di eventi meteorologici eccezionali, come quelli verificatisi in quell’occasione, quando violenti nubifragi colpirono l’intero territorio provinciale.
I dettagli
Nello specifico, sono stati eseguiti lavori di difesa spondale mediante la realizzazione di scogliere nei tratti soggetti a maggiore erosione da parte del deflusso fluviale. La sezione idraulica del fiume è stata rettificata e ampliata per migliorare il deflusso delle acque. Si è inoltre proceduto al decespugliamento e al taglio selettivo della vegetazione arbustiva e arborea presente lungo le sponde, con successiva modellazione e riconfigurazione delle stesse.
Ulteriori interventi hanno riguardato la rimozione degli accumuli di materiale litoide presenti alla foce del fiume Sabato, del torrente Serretelle e nell’ansa di Cellarulo, dovuti alla sedimentazione dei materiali erosi e trasportati dalla corrente.
Durante l’esecuzione dei lavori - spiegano ancora l'architetto De Santis e Paola Borrelli -, si sono tenuti numerosi confronti con i comitati locali, i quali – forti della conoscenza diretta del territorio e dell’esperienza vissuta durante l’alluvione – hanno espresso le loro preoccupazioni e aspettative rispetto alle opere da realizzare. Alcune di queste istanze sono state accolte e integrate, nei limiti delle risorse economiche disponibili e nell’ambito delle prerogative della direzione lavori.
In conclusione, pur nella consapevolezza che non si possa mai garantire con assoluta certezza l’assenza di rischi futuri – poiché la forza della natura resta spesso imprevedibile – si può affermare che, grazie a questi interventi, il livello di rischio idraulico nell’area risulta oggi significativamente ridotto.
Un sentito riconoscimento - concludono - va alle imprese esecutrici, CMM Costruzioni Generali s.r.l. e AN.CO. s.r.l., per l’attività svolta, e a tutta la struttura tecnica del settore, che ha seguito il progetto in tutte le sue fasi, dalla progettazione alla realizzazione, collaborando con competenza e professionalità con la direzione lavori secondo i rispettivi ruoli e ambiti di intervento".