Un'operazione perfetta, una cessione di grande suggestione e sostanza. Alessandro Nunziante, che passa all'Udinese per una cifra non certo trascurabile (un milione e mezzo di euro, più il 10 per cento sulla eventuale futura rivendita) è una vittoria della società, che ha cresciuto il talento foggiano in casa e ha avuto il coraggio di farlo giocare titolare nella scorsa stagione di serie C. 29 partite di campionato per lui, una vittoria all'Europeo con la Nazionale Under 17, tante buone prestazioni che hanno aperto gli occhi agli osservatori. Molti dimenticavano che il ragazzone di un metro e 96 che difendeva i pali della porta giallorossa non aveva ancora compiuto 17 anni.
Ieri, al momento dei saluti, ha postato sul suo profilo Instagram il pullman del Benevento che torna in ritiro, accoppiandolo ad un cuore spezzato. Cambia la vita sportiva di Nunziante, che dopo tutti questi anni in giallorosso va alla corte di una società di serie A. Che crede fortemente in lui e gli ha fatto sottoscrivere un contratto di 5 anni. Blindato e forse anche di più. La sua permanenza in prima squadra in questa stagione è garantita per tutta la prima parte del torneo, quando il titolare dei pali friulani, il nigeriano Maduka Okoye, avrà da scontare una squalifica di due mesi (violazione del principio di lealtà sportiva, ma sono cadute tutte le accuse di combine). Poi a gennaio se ne parlerà. Potrebbe anche finire in prestito da qualche parte per “farsi le ossa” come si dice in gergo, Ma molto dipenderà da lui: se dovesse convincere i tecnici friulani potrebbe anche restare regolarmente al suo posto.
L'augurio di tutti gli sportivi beneventani che lo hanno visto crescere è che sia solo l'inizio di una folgorante carriera. I mezzi ci sono, vanno solo affinati. In bocca al lupo, Alessandro.