Salerno

Sta meglio la 34enne che è finita in Rianimazione al “Ruggi” in gravi condizioni per un aborto spontaneo. A ricostruire l'iter di quanto accaduto è stata proprio l'azienda ospedaliera salernitana che ha ripercorso le varie tappe della vicenda.

“La paziente è giunta presso la nostra azienda ospedaliera universitaria per un minaccia di aborto a 16 settimane di gestazione da rottura delle Membrane. A causa della successiva morte intrauterina e della conseguente comparsa di segni di sepsi si è reso necessario procedere a taglio cesareo e al repentino ricovero in Rianimazione con un quadro di shock settico. La paziente - spiegano i medici dell'ospedale di via San Leonardo - è stata prontamente trattata e malgrado la gravità delle condizioni cliniche iniziali ha cominciato a mostrare i primi segni di ripresa già nella giornata di ieri. Questa mattina, dopo sospensione del trattamento sostitutivo renale e di perfusione per la depurazione del sangue si è proceduto, in considerazione del miglioramento del quadro emodinamico e respiratorio, al risveglio e successiva estubazione della paziente. Allo stato - concludono i medici - la paziente è sveglia, cosciente, collaborante, in respiro spontaneo e si può guardare con cauto ottimismo a un suo possibile recupero”.