Pollica

"Desidero ribadire ancora una volta e questa volta lo faccio personalmente e non tramite i miei avvocati - con la serenità e la determinazione che mi accompagnano da sempre - la mia totale estraneità ai fatti contestati".

Il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, indagato nell'inchiesta della Procura di Salerno sull'omicidio di Angelo Vassallo, affida ai social il proprio pensiero. E ancora una volta si dice estraneo alle accuse che gli vengono mosse sui presunti depistaggi per la morte del sindaco pescatore. 

"Volevo ringraziare di vero cuore tutte le persone… gli amici preziosi di sempre, i colleghi, i miei collaboratori di una vita e anche i semplici conoscenti che in questo periodo della mia vita mi sono stati particolarmente vicino e che hanno voluto esprimere la loro solidarietà. Inoltre - scrive Cagnazzo - voglio aggiungere che ho letto le nuove motivazioni depositate dal Tribunale del Riesame di Salerno, emesse dopo la mia scarcerazione. La Suprema Corte di Cassazione, nell'annullare la precedente ordinanza dello stesso Tribunale relativa alle esigenze cautelari, aveva evidenziato anche le gravi carenze in tema di gravità indiziaria. Carenze che non possono essere ignorate. Proprio per questo motivo, ricorreremo di nuovo in Cassazione!!!", il concetto ribadito a chiare lettere dall'ufficiale dell'Arma.

"In oltre trent'anni di servizio - aggiunge Cagnazzo - non ho mai tradito il giuramento di fedeltà prestato alla Repubblica Italiana e alla brava gente di cui sono ancora servitore, purtroppo ferito, ma ancora convinto! Da quindici anni affronto una vicenda, dolorosa, che non mi appartiene e che, per ben tre volte, è stata oggetto di archiviazione da parte della magistratura. La verità emerge - ed emergerà - nelle oltre 80mila pagine di atti che compongono il fascicolo processuale e che, ahimè, non tutti (anzi, quasi nessuno) hanno letto. Comunque, continuo ad avere fiducia nella Giustizia. Il rancore non mi appartiene", le frasi scritte dal colonnello dei carabinieri.

Il sindaco Angelo Vassallo venne ammazzato il 5 settembre 2010: da allora ancora non c'è una verità definitiva. Cagnazzo è stato scarcerato su provvedimentoi del Riesame: intanto la Procura di Salerno ha chiesto il rinvio a giudizio nei suoi confronti.