Atripalda

di Paola Iandolo 

Nella cittadina della Valle del Sabato scoppia il caso Orsino. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio formalizzata dalla Procura di Avellino nei confronti di una serie di imputati del filone bis sui falsi incidenti stradali che ha coinvolto anche il professionista alla guida della Acm. Orsino è imputato per i reati di falso e truffa in quanto stando a quanto ipotizzato dagli inquireinti avrebbe concorso a porre in essere due sinistri falsi, in realtà mai verificatesi, al fine di ottenere il risarcimento da parte delle compagnie assicurative. Vicenda - è bene precisarlo - del tutto slegata dall'attuale incarico che ricopre  nella municipalizzata del Comune di Atripalda.

In consiglio comunale viene sollecitata al sindaco una valutazione sull’opportunità di lasciarlo o meno alla guida della società. E' ciò che hanno chiesto di valutare al primo cittadino di Atripalda Paolo Spagnuolo i consiglieri dei gruppi “ABC Atripalda Bene ComuneRoberto Renzulli e di “Atripalda Futura”, Giuseppe Spagnuolo, Nunzia Palladino e Mirko Musto, sollecitandolo anche a riferire in aula sulla stessa interrogazione. I consiglieri comunali hanno formalizzato al sindaco Spagnuolo e al presidente del Consiglio Comunale Francesco Mazzariello una richiesta di inserimento di interrogazione nell’Ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale ai sensi e per gli effetti dell’Art. 4 del Regolamento Comunale.

Per i consiglieri comunali vi sono “ragioni di opportunità in forza della veste di imputato assunta dell’avvocato Orsino Gianfranco nell’ambito di un procedimento penale per falso e truffa, che impongono una rivalutazione circa la nomina dell’avvocato Gianfranco Orsino ad Amministratore Unico della ACM, anche sotto il profilo dell’eventuale danno all’ immagine dell’ACM srl, nonché, di conseguenza, dello stesso Comune di Atripalda".  All’imputato - si conclude nella nota - va riconosciuta la presunzione di innocenza la sua estraneità ai reati contestati fino a sentenza definitiva. Si attende la decisione del sindaco Paolo Spagnuolo e la sua risposta alla richiesta ai gruppi di minoranza.