Avellino

Una lettera per parlare alle donne, per testimoniare una storia di speranza e ripresa. Annamaria Fruncillo, racconta la sua storia, per ricordare a tutte le donne in lotta contro l'endometriosi e adenomiosi l'importanza della prevenzione e della presenza di altre donne in cammino nello stesso difficile percorso. "Ringrazio ogni giorno il dottore Mario Malzoni, è stato la salvezza nella mia vita grazie alla sua competenza e umanità. Adenomiosi. Un nome quasi sussurrato eppure così feroce. Anni di dolore intessuti nel silenzio, dolori e sofferenza acido tranexamico come alleato, enantone come condanna - racconta Annamaria -. Il mio corpo un campo di battaglia. La mia mente prigioniera. Un'ombra sulla possibilità di una famiglia, un sogno di nuova vita che si sgretolava lentamente. E quei sensi di colpa, che solo chi ha desiderato così profondamente può comprendere. Era colpa mia?Poi, la sentenza: isterectomia. La fine di una sopportazione silenziosa, dell'invisibilità. Un atto radicale d'amore verso me stessa, con un corpo nuovo, ferito, ma libero. Con una storia che fa male ma che ora posso raccontare, con la certezza che ogni cicatrice non è una vergogna ma il segno indelebile di una battaglia combattuta con dignità.
A chi è ancora in trincea: non siete sole. A chi ha dovuto scegliere, o non ha avuto scelta: non siete sole. Siamo molte di più di quanto si creda e meritiamo una vita piena oltre il dolore“. Conclude Fruncillo nella sua lettera che ha in pochi giorni scatenato una incredibile ondata di condivisioni e commenti sui social, di tante donne alle prese con cura e lotta contro l'endometriosi e adenomiosi.