Il Comune di Napoli ha introdotto nuove regole contro la movida rumorosa, suscitando reazioni contrastanti tra esercenti e residenti. La delibera della giunta Manfredi, attualmente in fase sperimentale, prevede il divieto di vendita da asporto dopo le 22 e lo stop alla somministrazione di drink all’esterno a partire da mezzanotte. Inoltre, la musica all’aperto dovrà essere spenta nelle stesse fasce orarie.
Queste misure si applicano in particolare alle zone più frequentate della movida cittadina: piazza Bellini, vico Quercia e via Cisterna dell’Olio.
Residenti e gestori scontenti: nessuno è davvero soddisfatto
Nonostante l’obiettivo dichiarato della giunta sia quello di “ridurre il disagio notturno”, le nuove norme sembrano non accontentare nessuno. I gestori dei locali lamentano una forte penalizzazione economica, temendo un calo degli incassi e un impatto negativo sull’attrattività turistica. I residenti, invece, pur stremati da notti insonni e rumori continui, non vedono nei divieti una soluzione davvero efficace o strutturale.
Molti cittadini segnalano che, nonostante le restrizioni, il rumore e il caos potrebbero semplicemente spostarsi di zona, senza affrontare il problema alla radice.
Un provvedimento già al centro di polemiche legali
Non è la prima volta che la questione finisce al centro di controversie legali. Alcune delle aree coinvolte dalla delibera sono già state oggetto di ricorsi e richieste di risarcimento da parte di cittadini esasperati. Le zone ZTL e quelle ad alta densità di locali notturni sono da anni al centro del dibattito tra diritto al divertimento e diritto al riposo.
Le parole dell’assessore De Iesu: “Servono strumenti più forti”
Per Antonio De Iesu, assessore alla Legalità del Comune di Napoli, il nodo centrale è l’assenza di strumenti normativi efficaci per mediare tra le esigenze dei cittadini e quelle degli imprenditori. Secondo De Iesu, i Comuni non possono affrontare da soli un problema così complesso, che tocca ordine pubblico, salute, economia e qualità della vita urbana.
Il Consiglio comunale deciderà a settembre
La delibera, per ora in fase sperimentale, dovrà passare il vaglio del Consiglio comunale a settembre. Solo allora si saprà se le misure verranno confermate, modificate o revocate. Nel frattempo, Napoli continua a dividersi tra il diritto al sonno e quello al divertimento.