Un passo storico per il risanamento del Golfo di Napoli. Oggi, a Torre Annunziata, sono iniziati i lavori per la posa delle condotte sottomarine che convoglieranno i reflui di Torre del Greco verso il depuratore di Foce Sarno, eliminando finalmente gli scarichi a mare. Un progetto da 35 milioni di euro, finanziato dal programma "Energie per il Sarno", che promette di restituire qualità alle acque della Costa vesuviana dopo decenni di attesa.
L’opera, definita "un puzzle di interventi" dal vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, prevede un collettore fognario di 8,8 chilometri, capace di servire 100mila abitanti. I reflui, dopo un pretrattamento, verranno indirizzati all’impianto di depurazione senza attraversare i centri urbani, riducendo l’impatto ambientale. "Oggi troppi scarichi non raggiungono il depuratore, che ha potenzialità inutilizzate – ha spiegato Bonavitacola – Questa infrastruttura è un capolavoro di ingegneria idraulica e marittima".
La realizzazione è affidata a un "schema 3 più 1": Regione, Ente Idrico Campano (EIC) e Gori, con il supporto dei Comuni. Luca Mascolo, presidente EIC, ha sottolineato l’importanza del progetto per la balneabilità e il turismo: "Abbiamo chiuso 77 scarichi su 113. L’obiettivo è completare tutto entro il 2025". Vittorio Cuciniello, AD di Gori, ha aggiunto dettagli tecnici: *"Abbiamo usato tecnologie no-dig e posato 5,2 km di condotte sottomarine con il minimo impatto ambientale"*.
Se tutto procederà come previsto, entro fine 2025 il Golfo di Napoli potrebbe vedere una svolta decisiva. Ma la sfida più grande sarà mantenere questo slancio, estendendo gli interventi agli altri punti critici della costa. Per ora, però, Bonavitacola ha un messaggio chiaro: "Ogni giorno guadagnato è un passo verso un mare più pulito". E per una regione che ha lottato a lungo con l’inquinamento delle acque, questo inizio vale già una vittoria.