Napoli

La Commissione di garanzia sugli scioperi ha chiuso il caso delle gravi assenze per malattia che hanno paralizzato la metropolitana di Napoli nei giorni 28 e 29 marzo scorsi sanzionando le organizzazioni sindacali con una multa complessiva da 40mila euro. Il provvedimento riguarda i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Fna, Faisa Cisal, Faisa Confail, Orsa Trasporti e Usb.

Assenze fino al 92%: la Commissione parla di "sciopero occulto"

Secondo quanto emerso dall’istruttoria condotta dalla Commissione, le assenze per malattia del personale ANM assegnato alle linee metropolitane hanno raggiunto percentuali abnormi (73%, 85%, fino al 92%), in contrasto con i livelli di assenza del personale di superficie, non coinvolto nella stessa vertenza.
La Commissione ha quindi stabilito che si è trattato di una forma surrettizia di sciopero, attuata durante uno stato di agitazione sindacale per il mancato pagamento di alcune voci retributive.

Sanzione ai sindacati: "Non hanno fermato il danno ai cittadini"

Nella nota ufficiale, la Commissione sottolinea che le organizzazioni sindacali non hanno esercitato un’adeguata influenza sui lavoratori, né si sono dissociate chiaramente da comportamenti che hanno causato gravi disservizi e danni all’utenza cittadina.
Per questo motivo, è stato deciso di applicare una sanzione amministrativa da 40mila euro totali, ripartita tra i sindacati coinvolti.

I disservizi sulla linea metropolitana di Napoli

Durante quei due giorni, migliaia di utenti della metropolitana ANM di Napoli hanno subito pesanti disagi a causa della sospensione o riduzione del servizio, senza una comunicazione ufficiale di sciopero. Questo ha generato un notevole malcontento tra i cittadini e sollevato interrogativi sulla gestione dei servizi pubblici essenziali.

La Commissione: "Vigilanza continua contro abusi sul diritto di sciopero"

La Commissione di garanzia ha ribadito la necessità di rispettare le normative sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, ricordando che anche le forme mascherate o indirette di protesta sono soggette a sanzione.
"Simili episodi - si legge nella nota - non devono più ripetersi. La Commissione continuerà a monitorare con attenzione per tutelare i diritti costituzionali dei cittadini utenti dei servizi pubblici".