"A breve distanza dalla caduta di altri alberi, in via Scarlatti, in via Bernini, in via Orsi e in via Ruoppolo per citare alcuni di quelli arrivati alla ribalta delle cronache, nell'ambito della municipalità collinare, che comprende i quartieri del Vomero e dell'Arenella, si è di nuovo sfiorata la tragedia per la caduta improvvisa di un albero di alto fusto, in viale Michelangelo, posto sul marciapiede antistante il civico 25. L'episodio si è verificato stasera e per fortuna non ha causato danni a persone".
A segnalare l'accaduto è ancora una volta Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che ha più volte sollecitato gli uffici competenti a intervenire con le indagini e le verifiche necessarie, da mettere in campo, alla luce dei tanti episodi di caduta di alberi che si sono registrati sulla collina negli ultimi tempi, senza però che fino ad oggi si siano riscontrate risposte operative alle sue numerose segnalazioni.
"Alla luce anche di quest'ultimo evento - sottolinea Capodanno - ritengo che gli uffici competenti dovrebbero estendere, con l'urgenza del caso, le indagini a partire da tutti gli alberi presenti lungo viale Michelangelo per verificare se ci sono altre alberature che manifestano problemi che ne potrebbero determinare la caduta al fine di evitare la possibilità che si possano verificare tragedie che sulla collina vomerese, in passato, si sono già vissute.
Purtroppo - puntualizza Capodanno - i pochi alberi rimasti, segnatamente al Vomero, visto che molti sono stati tagliati o sono caduti, mentre alcuni, morti da tempo, sono ancora al loro posto, con la possibilità che possano anch'essi cadere da un momento all'altro, sono afflitti da numerosi problemi derivanti da palesi carenze manutentive, più volte denunciate.
Tra l'altro la mancanza di una potatura, effettuata nei tempi e con le modalità opportune, ha prodotto che le alberature poste lungo i marciapiedi di strade e piazze, sono cresciute a dismisura sia in altezza che in larghezza, raggiungendo anche i piani alti degli edifici. In giornate ventose la forza esercitata lateralmente dal vento, tende a piegare il tronco.
A quel punto l'albero, specialmente se afflitto da patologie, non curate, che ne hanno minato la resistenza, può o spezzarsi o addirittura essere divelto dalla base, abbattendosi a terra con tutto il peso di tronco e rami, con conseguenze immaginabili.
Per quanto riguarda in particolare i platani, che un tempo costituivano una delle caratteristiche del Vomero - aggiunge Capodanno - oltre ad essere attaccati dal cancro colorato, che ne ha provocato la decimazione, essi sono da lustri infestati da colonie di un insetto, un tingide, il cui nome scientifico è Corythucha ciliata, la cui femmina si riproduce al ritmo di 200 uova per ogni ciclo della durata di 45 gironi, nascondendosi per riprodursi sotto la corteccia dell'albero. Nonostante le numerose segnalazioni effettuate da lustri, non si è mai provveduto a debellare il parassita, che si è ripresenta puntuale in ogni estate, e che potrebbe essere eliminato con metodi naturali endoterapici, come dimostrano studi scientifici, condotti al riguardo da istituti specializzati".
Capodanno sulla situazione complessiva del già scarno patrimonio arboreo a disposizione degli abitanti della collina, richiama ancora una volta l'attenzione delle autorità competenti, segnatamente degli uffici comunali al verde, che fanno capo all'assessore Vincenzo Santagada, affinché vengano attivate, in tempi rapidi, tutte le iniziative del caso per la tutela e salvaguardia delle alberature stradali, garantendo innanzitutto la sicurezza dei cittadini, anche alla luce delle numerose cadute registratesi nelle ultime tempi, che, per mera fortuna, non si sono trasformate in tragedie annunciate.