Eboli

Mattinata movimentata nel comune di Eboli per il tentativo di fuga di una ventina di migranti - dei 71 sbarcati ieri mattina al porto di Salerno - dal centro di accoglienza nel quale avrebbero dovuto effettuare la quarantena per un sospetto contatto con casi di vaiolo. L'allarme è scattato all'alba e, come ha fatto sapere il comune di Eboli in una nota, i "migranti sono stati tutti prontamente rintracciati e fermati dalle forze dell'ordine". Quattro sono stati fermati in autostrada dalla Polizia Stradale (nella foto) e, anche grazie all'intervento dei mezzi di soccorso, sono stati riportati nel centro di accoglienza. Altri sono stati intercettati alla stazione, qualcun altro è stato avvistato nella zona di Casarsa. Alcuni di loro, nel tentativo di darsi alla fuga, sono rimasti anche feriti. La situazione di emergenza, in ogni caso, è rientrata.       

"Si informa che sulla scorta dei referti dell’ospedale Cotugno, ufficializzati in mattinata, non si è rilevata la conferma del sospetto di malattia MPOX sui migranti sbarcati nella giornata di ieri e pertanto nessuna misura di contenimento sanitario collegata a tale patologia deve essere attivata", ha fatto sapere il Comune di Eboli, facendo riferimento alla nota dell'Asl a firma del dottor Arcangelo Saggese Tozzi, responsabile sanitario della prevenzione collettiva.

"Si comunica, inoltre, che i migranti che avevano tentato la fuga dal centro di accoglienza in località Macchioncello, sono stati prontamente rintracciati e fermati dalle Forze dell'Ordine. Fortunatamente il tentativo di fuga, giacché per i casi sospetti ricoverati al Cotugno le necessarie analisi hanno escluso il contagio da vaiolo, non ha causato alcun pericolo", ha aggiunto il Comune.

«Già ieri sera le analisi anticipavano che non vi fosse alcun contagio. - aggiunge il sindaco Mario Conte - Stamattina abbiamo avuto la conferma ufficiale. Ora i migranti saranno trasferiti per l'identificazione e poi nei centri Cas di competenza. Si tratta di migranti come tutti gli altri per i quali saranno attivati i protocolli soliti. Dunque la popolazione può stare tranquilla»