Da un anno minacciava un imprenditore del settore farmaceutico e un socio dell'azienda perche' pagassero il 'pizzo' al clan. E anche a Ferragosto non ha cessato di versarli. I militari del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito un'ordinanza di applicazione di misura cautelare personale della custodia in carcere emessa dal gip di Napoli nei confronti di un indagato legato alla cosca Gallo-Cavalieri di Torre Annunziata, che deve rispondere di atti persecutori e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Il provvedimento e' stato eseguito a Torre Annunziata, dato che l'indagato non era detenuto, e scaturisce da una inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, dopo la denuncia sporta da un imprenditore oplontino, amministratore di azienda del farmaceutico, il 26 luglio scorso, seguita poi da denunce da parte di un socio aziendale, anch'egli vittima dei medesimi atti persecutori. Documentati una serie di episodi intimidatori e violenti che duravano da circa un anno e che negli ultimi tempi stavano vivendo una nuova recrudescenza. L'arrestato esigeva denaro o un posto di lavoro, arrivando ad attendere sotto casa le vittime e i loro familiari, danneggiando le loro auto, imbrattando la saracinesca dei loro garage, recapitando missive minatorie, cospargendo di liquido infiammabile uno dei luoghi di lavoro e minacciando di dare fuoco alla struttura. Minacce intensificatesi nei giorni compresi tra il 12 e 14 agosto 2025. Azioni portate aventi con metodo e finalita' camorristica, facendo leva sulla sua appartenenza - per legami di parentela- al clan. L'uomo ora e' detenuto nel Centro Penitenziario di Napoli-Secondigliano. (