Uno ha scelto di togliersi la vita, l'altro l'ha persa in un incidente: comunque si valuti la prima, due tragedie che hanno funestato il Ferragosto. Sono al centro di altrettante inchieste - una contro ignoti- dirette dal pm Maria Colucci che questa mattina, come anticipato, ha affidato al medico legale Francesco Iannaccone, nel corso di due udienze, l'incarico delle autopsie delle vittime.
La prima in ordine temporale è Giovanni: aveva 35 anni, era originario di Torrioni ma domiciliato a Benevento, e la sua esistenza è stata stroncata dall'impatto violentissimo, a Casale Maccabei, tra la sua Panda ed una Fiat Freemont guidata da una 55enne di nazionalità bielorussa, residente a San Giorgio del Sannio, anch'ella rimasta ferita. E' finita inevitabilmente nel registro degli indagati, a difenderla l'avvocato Giuseppe Ricci. Mentre la mamma e la sorella di Giovanni ed un zio sono assistiti dagli avvocati Angelo Leone e Mario Palmieri. Domani pomeriggio l'esame, poi i funerali del 35enne.
Inizierà invece tra poco l'autopsia del 54enne sannita che si è tolto la vita in carcere, dove si trovava da qualche giorno dopo l'arresto come presunto responsabile di un'aggressione alla moglie. I genitori si sono affidati all'avvocato Fabio Russo, difensore dell'uomo, al quale si è rivolta anche la coniuge. Hanno scelto come loro consulenti i dottori Teresa Suero e Pierluigi Vergineo.