Tornerà a riunirsi lunedì l'assemblea dei sindaci Alto Calore. Sul tavolo i rincari della risorsa e si sprecano le polemiche, tra sindaci e cittadini, per una estate nera, tra sorgenti a secco, riparazioni a raffica e lo spettro degli aumenti inevitabili.
Vito Guerriero, segretario della Uiltec Avellino e Benevento spiega: "Il presidente Lenzi sta facendo l'impossibile. È una garanzia per tutto e per tutti . Il dottore Lenzi sta lavorando da qualche mese con una direzione generale, che stanno cercando veramente di trasformare questa società maltrattata negli anni, in una vera azienda - spiega Guerriero -. Stiamo vivendo una maledetta siccità, che sta mettendo tutti in difficoltà. Per quanto riguarda l'aumento delle bollette stiamo assistendo ad inutili esercizi di populismo e demagogia senza limiti".
Si alimenta odio contro alto Calore
"Si continua ad alimentare odio verso l'Alto calore ei suoi dipendenti, e questo è veramente vergognoso - precisa Guerriero -. È meglio precisare, una volta per tutte, che la bolletta dell'acqua aumenta perché la legge che lo impone. Alto calore non ha deciso arbitrariamente i rincari. Nessun gestore può arbitrariamente aumentare la tariffa se non attraverso ARERA, che è il nostro regolatore nazionale,l'Autorità di regolazione di energia Reti e ambiente che ti attribuisce, per obblig, l'aumento della bolletta. Un aumento obbligatorio che, se non applicato, rischia di far cumulare altre multe all'ente. Un aumento che arriva al momento sbagliato e tardi. I rincari andavano fatti poco alla volta, ma la proprietà ha preferito in trent'anni fare un altro tipo di gestione".
Reti colabrodo, 500 interventi al mese
"Il personale che è stremato da un'estate che fa i conti con le polemiche per i rincari, che sono inevitabili, ma anche dai turni di lavoro che sono veri e propri tour de force. La metà del personale non ha potuto fare le ferie per effettuare interventi ogni giorno per provare a riparare una rete colabrodo. Parliamo di circa 500-550 interventi al mese. Anche i sindaci non alimentino inutile demagogia. Non è colpa dei lavoratori, che sono massacrati. Oggi ci troviamo a mettere i cerotti alle condotte facendo 500 interventi in media al mese. Non possiamo trattenere l'acqua in uno scolapasta, è quello che stiamo riuscendo a fare. Poi si parla di finanziamenti, si parla di iniziative di comuni che fanno i progetti. Noi per adesso non abbiamo visto soldi se non carte".