Preoccupazione e rabbia tra i residenti dei quartieri Vomero e Arenella, dove il verde pubblico versa in uno stato di degrado e abbandono che minaccia la sicurezza dei cittadini. A lanciare l’allarme è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari, che denuncia l’inerzia dell’amministrazione comunale di fronte al moltiplicarsi di episodi di caduta di rami e alberi interi, l’ultimo dei quali in viale Michelangelo.
Il problema non riguarda solo i parchi, ma si estende alle aiuole, alle fioriere e in modo particolare al patrimonio arboreo stradale. I maestosi platani della zona, simboli storici del quartiere, sono infestati dalla "cimice del platano" (tingide), un parassita che ne indebolisce la struttura.
La situazione più critica e simbolica è quella dell’albero monumentale di piazza degli Artisti, una fitolacca dioica che, nonostante recenti e costosi interventi di riqualificazione della sua aiuola da parte del Comune, appare sofferente. Ma il pericolo, come sottolinea Capodanno, è diffuso. A fine luglio, un grosso ramo si è staccato improvvisamente dalla “gemella” della fitolacca, situata all’incrocio tra via Tino di Camaino e via Sebastiano Conca, a pochi passi dal frequentatissimo parco Mascagna.
«Per fortuna non ci sono state conseguenze per le persone – racconta Capodanno – ma da allora l’area è ancora recintata, costringendo i pedoni a camminare in strada. Una soluzione temporanea che è diventata permanente, sintomo dell’abbandono».
La differenza tra i due alberi è normativa: quello di piazza degli Artisti, essendo monumentale, è tutelato da linee guida ministeriali, mentre l’onere della manutenzione dell’altro ricade interamente sul Comune di Napoli e sull’assessorato al Verde guidato da Laura Santagata. Un assessorato che, a detta del presidente del comitato, «continua a fare orecchie da mercante di fronte alle nostre segnalazioni».
Capodanno lancia un appello per interventi urgenti e chiede un’indagine per accertare le cause strutturali di questi continui crolli. Mentre le recinzioni diventano l’unica, paradossale risposta all’emergenza, i cittadini attendono risposte concrete in un’estate in cui la sicurezza del proprio quartiere è appesa a un ramo.