Napoli

A Napoli, sotto Piazza Municipio, le opere per la metropolitana stanno rivelando secoli di storia nascosta. Mura greche, romane e medievali emergono tra transenne e impalcature, pronte a trasformarsi in un parco archeologico visitabile.

Accanto al Maschio Angioino, si apre uno scenario sorprendente: un intreccio di pietre, mura e costruzioni antiche che raccontano la storia della città dal periodo greco fino al 1500.

Il progetto e i tempi di apertura

Il progetto, seguito da Metropolitana Spa da oltre vent’anni, ha già completato gran parte degli interventi. Secondo la Commissione Trasporti, l’obiettivo è rendere fruibile l’area entro l’estate 2026, compatibilmente con le prescrizioni della Sovrintendenza.

Nino Simeone, presidente della Commissione Trasporti, sottolinea:

“Ci troviamo davanti a un recupero straordinario. Il cantiere procede e puntiamo a consegnare alla città uno spazio che unisce storia e modernità.”

Napoli valorizza il suo patrimonio culturale

L’apertura del parco si inserisce nel percorso di valorizzazione di Castel Nuovo, che prevede mostre, nuove sale e una crescita costante di visitatori: oltre 156mila ingressi nel 2024, con numeri in aumento nel 2025.

Ma Napoli non si ferma qui: entro il 2030 saranno rinnovati anche Castel Capuano e l’ex Pretura, mentre per Castel dell’Ovo la riapertura è prevista già a fine 2025. Accanto ai lavori su Molo Beverello, Albergo dei Poveri e la riqualificazione di Bagnoli, la città si prepara a cambiare volto, unendo storia e innovazione.

Un parco archeologico che cambierà il volto della città

Tra i cantieri della metropolitana e i tesori nascosti sotto Castel Nuovo, prende forma un parco archeologico unico a Napoli, destinato a diventare una nuova meta culturale e turistica. Una scoperta che conferma quanto il sottosuolo napoletano custodisca secoli di storia ancora da raccontare.