Napoli

“Un plauso al sindaco di Pozzuoli che, con le sue dichiarazioni e con il richiamo alla delibera del Consiglio comunale del 2015, ribadisce con chiarezza la contrarietà a qualsiasi tipo di trivellazione nei Campi Flegrei.

È un atto di responsabilità e di coraggio che conferma come Pozzuoli abbia già dimostrato in passato la volontà di difendere i cittadini e il proprio territorio. All’epoca del progetto Geogrid a Pisciarelli – un’area che ricadeva nel Comune di Napoli, ma al confine con Pozzuoli – fu proprio l’intervento del sindaco puteolano, dopo lo scoppio del pozzo, a fermare quella sperimentazione che metteva a rischio la sicurezza di tutti.". 

A dichiararlo è la consigliera indipendente della Regione Campania Marì Muscarà, che rilancia la questione mettendo nel mirino la gestione del Comune di Napoli: “Mentre Pozzuoli si muoveva con decisione, Napoli restava immobile.

Né allora, né oggi, da parte del sindaco di Napoli si è visto un impegno reale per fermare progetti pericolosi come le trivellazioni geotermiche. Anzi, quando era ministro, Gaetano Manfredi aveva già dato via libera ad autorizzazioni con la società Amra, mostrando una linea di continuità che non può non preoccupare.”

Muscarà sottolinea che la responsabilità istituzionale non può essere a macchia di leopardo: “La Regione Campania ha speso quasi quattro milioni di euro in una sperimentazione bloccata, e oggi si ripropone lo stesso copione. Pozzuoli ha già fatto la sua parte con atti concreti; ora è Napoli che deve assumersi le sue responsabilità.

Manfredi non può continuare a nascondersi dietro i silenzi o i rinvii, perché i cittadini hanno il diritto di sapere se il Comune di Napoli intende difendere la sicurezza di un territorio unico e fragile, o continuare a concedere autorizzazioni pericolose".

La consigliera conclude con un appello netto: “In un’area tra le più a rischio al mondo non servono mezze parole. Chi governa Napoli deve dire chiaramente se sta dalla parte dei cittadini o dalla parte delle trivelle. Pozzuoli ha scelto, ora tocca a Napoli.”